Il contratto a tempo indeterminato
Data: 03/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: IlBaroneRosso, Fonte: Annunci69
1 – L’invito a cena
- Ciccio, vieni in ufficio, dobbiamo parlarti.
Nell’ufficio del capo c’era anche la scrivania della signora, la chiamavano tutti così, del resto il capo lo chiamavano “il ragioniere”, come se non fossero tutti ragionieri, in quello studio di servizi contabili per imprese, artigiani e negozianti.
A parte Ciccio, naturalmente, che era laureato.
Le cose andavano abbastanza bene, ed erano persone per bene sia il titolare che la signora.
Ciccio si ricordava come l’avevano trattato, nei posti di lavoro precedenti, sei mesi a fattura, poi a tempo determinato, ma di categoria inferiore, nonostante fosse laureato in economia e commercio.
Per risparmiare dicevano.
E sempre per risparmiare, non gli avevano mai pagato gli straordinari, e dio solo sa quanti gliene facevano fare.
Magari, a Natale, in cambio degli straordinari non pagati gli allungavano una banconota da cento.
Se gli avessero pagato gli straordinari, lui avrebbe guadagnato almeno tremila euro in più ogni anno, e i titolari avrebbero speso almeno il doppio.
E invece, sempre per risparmiare.
Qui no, sempre contratto a tempo determinato, certo, ma straordinari pochi e tutti regolarmente conteggiati e pagati.
E adesso, alla scadenza, l’aveva capito già, gli avrebbero rinnovato il contratto. Persone serie, il ragioniere e la signora.
- Entra Ciccio – Era la signora a parlare.
- Allora, caro ragazzo – gli disse il ragioniere – lo sai che a gennaio scade il tuo ...
... contratto. Se a te va bene, vorremmo confermarti a tempo indeterminato. E vorremmo parlartene chiaramente.
- Tu sai – adesso era la signora – che vogliamo rilevare lo studio del nostro concorrente alla Bovisa. E noi due, io e mio marito dobbiamo dividerci, uno di noi due qui e l’altro, quasi sempre mio marito, alla Bovisa. E tu potresti aiutarmi a far andare avanti le cose, qui a Niguarda. Dobbiamo parlarne perbene, del contratto, dello stipendio, e di come dividerci i compiti, io e te -.
- Va bene, parliamone anche subito, se volete.
Un po’ di cose, le sapeva, o almeno ci sperava; ma del tempo indeterminato, di nuovi compiti e di un nuovo stipendio, non l’immaginava nemmeno.
- No, adesso no, intanto pensaci, poi ne parleremo con più calma, un’altra volta. Se puoi liberarti domani sera o sabato sera, vieni a cena da noi e cerchiamo di impostare bene le cose.
- Il contratto e la retribuzione, innanzi tutto – aggiunse il ragioniere – e poi il lavoro qui.
- Come volete – gli rispose – anche domani sera, se va bene a voi.
Doveva vedersi con la ragazza, ma lei per prima gli avrebbe detto di andare dai capi, a parlare delle cose importanti di lavoro, loro due potevano vedersi il giorno dopo e quello dopo ancora, e con qualche preoccupazione di meno.
Come toccare il cielo con un dito.
Un contratto a tempo indeterminato!
Avrebbero potuto prendere un piccolo appartamento col mutuo; la sua ragazza lavorava a fattura, ma ora, col suo stipendio fisso, un mutuo ...