2. OneShot Erotica: Il mio primo Locktober
Data: 01/11/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: FemdomLover, Fonte: RaccontiMilu
... una bella scopata, piccolo maiale ingordo?” mi disse scherzando, ma nemmeno troppo, era palese. La vidi mettersi a novanta gradi proprio davanti ai miei occhi, una visione celestiale di quel culone su cui avevo tanto fantasticato e la sua invitante figa già bagnata. Avevo due cazzi a mia disposizione, sebbene nessuno fosse davvero ilmio,ed era ovvio quello che il suo corpo chiedeva, e cioè che la prendessi da ambo i lati: il cock extender si sarebbe dedicato al culo, mentre lo strap-on alla figa. Le presi i fianchi, li strinsi forte e le entrai dentro in entrambi i suoi orifizi, con dei gemiti di risposta che non tardarono ad arrivare. Mi sentivo come un toro imbufalito, non ci vedevo più e partii in quarta a scoparla senza pietà, nonostante non potessi sentire alcunché sulla mia pelle, con la miacarne. Giulia invece stava impazzendo di piacere, non riusciva a trattenere i gemiti e, probabilmente, il farle un po’ male con la mia veemenza la faceva eccitare ancora di più. Dal canto mio, non riuscivo proprio a controllarmi, anzi, più urlava più spingevo forte, quasi come se mi stessi illudendo di riuscire a sentire qualcosa, anche solo per un secondo, ma nulla. Non rimasi del tutto insoddisfatto, però, poiché tutta quella grinta che stavo scatenando su Giulia mi fece arrivare ad un secondo orgasmo, meno intenso del precedente ma comprensibile vista l’assenza di qualsivoglia forma di stimolazione. Quando accadde mi dissi che era un peccato che quello sperma non avrebbe ...
... raggiunto il suo corpo, ma continuai a penetrarla senza interruzioni.
Erano ormai buoni venti minuti che andavamo avanti così e decido quindi che è il caso di fare un piccolo “cambio”. Spostai infatti lo strap-on sopra, così che potessi usare quello per scoparle il culo, mentre i mieifinti 21cm avrebbero finalmente dato piacere anche alla sua figa. Credo che Giulia fosse già al limite, poiché dopo poco gridò un urlo incredibile, con le gambe tremolanti, e, allontanandosi dal mio corpo, seguirono compulsivamente gemiti molto ravvicinati tra loro: dopo (almeno) 31 giorni si era lasciata andare fino all’orgasmo. Mi fece poi segno di stendermi con il viso sotto di lei, ché mi fece pensare che volesse la leccassi, ma mi sbagliavo. Mi aprì la bocca con le mani e improvvisamente un getto di urina partì, diretto, senza intoppi, nella mia gola. Mi stava pisciando in bocca e, seppure non mi piacesse quel sapore, subii volentieri fino alla fine, con anche una piccola ricompensa dato che usò la mia lingua per pulirsi.
“Da oggi, oltre che il mio schiavo, sei ufficialmente il mio orinatoio. Congratulazioni!”, sentenziò soddisfatta di ciò che aveva appena compiuto. Ed effettivamente è vero, da quella volta non c’è stata occasione alcuna in cui, stando insieme, io non le abbia fornito la mia bocca per liberarsi.
Ormai avevamo finito di giocare, si avvicinava sempre di più il momento dei saluti, con il cuore che mi si riempiva di tristezza e, al contempo, di gioia per i ricordi di quella ...