2. OneShot Erotica: Il mio primo Locktober
Data: 01/11/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: FemdomLover, Fonte: RaccontiMilu
... insieme, ché avevamo pochi impegni entrambi e sembrava un’occasione d’oro per noi. Ero strafelice, perché le voglio un mondo di bene, ma col passare dei giorni diventava sempre più forte il pensiero “cazzo, me la voglio scopare. Non posso stare un mese intero senza darle il cazzo”, ma non avevo il coraggio di proporglielo. È vero che avevamo un rapporto particolarmente “libertino”, ma credo sia abbastanza diverso passare tutto quel tempo con una persona dopo che le hai detto che te la scoperesti, soprattutto rispetto al farsi semplicemente le seghe. Tre giorni prima di partire, però, non resistendo più la chiamai per parlarle apertamente.
“Giulia, ma secondo te è fattibile nei prossimi giorni, beh… ecco, farsi almeno una scopata io e te? Lo sai che mi arrapi da morire, persino adesso ce l’ho duro, e non riesco a togliermi dalla testa questo pensiero. Cosa ne pensi?”
“Non saprei, sincera… Una cosa è scambiarsi qualche foto, qualche messaggio piccante, un altro è scopare per davvero. Lo sai anche tu, mi diverto io per prima a stuzzicarti e vedere che effetto ti faccio, e mi lusinga sapere che ti faccio venire anche 4-5 volte al giorno, però non so se me la sento. Non ti nego che ci ho pensato anche io, perché ho valutato l’idea di farti vedere il mio corpo nudo dal vivo e una parte di me crede che ci divertiremmo, però non lo so, davvero… Fammici pensare, tanto abbiamo tempo. Spero non ti crei problemi questa situazione, mi dispiacerebbe non poco…”
La sua risposta ...
... mi rattristò un po’, fu come farsi una doccia gelata che mi spense ogni entusiasmo, però le dissi ugualmente che non ci sarebbero stati problemi. Del resto, andavo da lei per l’affetto che ci lega, il sesso sarebbe stato solo un di più, quindi non le stavo mentendo.
Partii il 30 settembre, di notte, così da arrivare da lei la mattina del primo ottobre: non volevo perdere nemmeno un giorno. Era la prima volta che la vedevo dal vivo e restai completamente a bocca aperta. Era anche meglio che in foto, non di poco, e, indossando una tuta (che avevo messo per stare comodo durante il viaggio), mi fu impossibile nascondere la mia erezione. Se ne accorse subito e rispose, sorridendomi: “Vedo che sei molto felice di vedermi!”. A sentire quelle parole, iniziò a pulsarmi il cazzo, potevo sentire perfettamente l’orgasmo che stava arrivando. E non tardò, poiché bastò un suo bacino sulla guancia a farmi venire, con una macchia ben visibile sui miei pantaloni e con un sorriso a 32 denti stampato sul volto di Giulia.
Appena arrivammo a casa sua, senza nemmeno darmi il tempo di cambiarmi, mi chiese di parlare della questione “sesso” che avevo sollevato alcuni giorni prima.
“Senti, ci ho riflettuto e sono giunta ad una conclusione, quindi ascolta bene la mia proposta. Ora come ora, non me la sento, dopotutto è la prima volta che ci incontriamo di persona. Però vorrei sperimentare un po’ di giochini e credo che possa essere un’occasione per iniziare a divertici un po’ insieme. Poi, se ...