La mia vita con lei – 2 – Come tutto ebbe inizio
Data: 25/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Incesti
Autore: bruno55, Fonte: RaccontiMilu
... topolona, ma hai bisogno di chiedermelo? Non avrei potuto sognare niente di meglio”.
Siamo ripartiti e durante il percorso abbiamo continuato a parlare di noi: “Amore di zia mi hai fatta godere da morire, anche tu hai goduto molto e ne sono felicissima, ma questo non cambia nulla fra noi” “Che vuoi dire?” “Che siamo sempre zia e nipote, anche se siamo attratti l’uno dall’altra non potremo mai andare oltre quello che abbiamo già fatto” “Perchè dici così? Non ti piacerebbe vivere insieme io e te?” “Si mi piacerebbe, ma ce lo dobbiamo scordare tesoro. Non potrà mai essere; ti troverai una bella ragazza e ti innamorerai di lei, e anche io prima o poi troverò un brav’uomo che non mi consideri solo una mucca da latte; non dico che non capiterà più quello che è capitato oggi, ma sarà qualcosa di eccezzionale” “Zia senti, lasciamo fare al tempo dai, a me ancora non sembra vero quello che è successo e mi sento felice come non lo sono mai stato; non pensiamo al dopo, godiamoci questo momento” “Hai ragione tesoro mio e te lo dico sinceramente, io sesso l’ho fatto già, non tantissimo ma l’ho fatto; ti giuro che come mi hai fatta godere te, gli altri se lo sognano, pure a sommarli tutti insieme”.
Così dicendo ferma la macchina: “Siamo quasi arrivati e ti voglio ringraziare per bene prima di tornare la zia e il nipote di sempre” mi ha tirato a se e mi ha baciato con passione infilandomi la lingua fra i denti; non riesco a dire quanto è durato quel bacio ma a me è sembrato un tempo ...
... infinito; siamo arrivati e come ha sentito la macchina nonna è uscita fuori di casa; aveva l’aria preoccupata.
“Ma ti pare il modo di fare?” ha detto rivolta a zia “Non mi hai fatto sapere più niente, pensavo che vi fosse successo qualcosa. Ha chiamato anche Antonella e non sapevo che dirle, richiamala subito Riccardo era preoccupata anche lei” “Mamma stavamo passeggiando in montagna, mi spieghi come potevo avvertirti? E poi cavolo ho 26 anni, sarò capace di muovermi con le mie gambe, e anche lui è grande ormai; non esistono i telefoni da passeggio lo sai” eravamo nel 1982 e i cellulari ancora non c’erano.
Nonna evidentemente non aveva nessuna voglia di discutere: “Andate a rinfrescarvi, fra un quarto d’ora metto a tavola” ha troncato; a tavola io e zia abbiamo sgranato gli occhi; per ognuno di noi tre c’era un piatto piano con una grossa frittata con patate e zucchine, un altro piatto piano con uno spicchio di caciocavallo e un piatto fondo con insalata e pomodori: “Mangiate che siete stanchi” ci ha detto: “Stanchi si mamma, ma ci siamo mangiati due panini col formaggio ciascuno, ci hai messo troppa roba dai” “Mangiate lo stesso, con quella camminata avete bruciato ben più di due panini”; c’era poco da discutere e in mezz’ora i piatti erano vuoti, con grande fatica da parte mia e di zia; nonna voleva che andassimo subito a dormire ma l’abbiamo aiutata comunque a pulire la cucina; poi l’abbiamo baciata sulle guance e ci siamo diretti nelle nostre stanze; davanti alla sua ...