1. Claudia, la giovane albanese


    Data: 24/10/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... “scioglieva” la lingua. La vedevo ”sbandata” una mezzoretta poi riprendeva la sua normalità. Mi piaceva vederla e sentirla leggermente brilla, era ancora più simpatica. Le raccontavo della mia vita da giovane e poi da sposato, dei miei figli, dei miei successi e anche dei miei insuccessi e la facevo ridere. E lei prendendo confidenza iniziò a raccontarmi prima del suo paese, poi del matrimonio e della loro venuta in Italia e della loro attuale situazione. Pian piano venni a conoscenza delle sue gioie e delle loro/sue difficoltà Il marito era stato il suo primo e unico fidanzato; sono insieme da quando aveva dieci anni. Mi chiese di fare uno sforzo di pensare alla loro realtà: un paese sperduto e piccolo; un ambito di conoscenze ristrette; ci si “fidanza” da piccoli e ci si sposa non appena possibile. Lasciarono il paese per lo stesso motivo degli altri: lavoro e fatica senza futuro. In Italia si erano trovati bene. Aiutati dai parenti, che li avevano anticipati, avevano trovato un piccolo appartamento ad un affitto decente. Igor, il marito, aveva trovato subito un lavoro che permetteva, con qualche sacrificio, di vivere aspettando tempi migliori. L’arrivo di Mirella, la piccola, aveva un po’ ingarbugliato i piani economici, ma dedicandosi anche lei al lavoro erano riusciti ad affrontare la nuova realtà. Certo dovevano fare attenzione alle spese, ma con attenzione potevano permettersi qualche piccolo svago, ma speravano che la situazione migliorasse. Il marito avrebbe voluto ...
    ... subito un fratellino o una sorellina per Mirella, ma lei non ne era convinta e preferiva aspettare un po’ di tempo che avessero una maggiore solidità economica. La consolavo raccontandole che anche mia moglie ed io non eravamo nati ricchi e ci eravamo col tempo, l’impegno e la fortuna, “costruiti” quello che avevamo. La nota triste e che quando avremmo potuto godere dei frutti del nostro lavoro lei fosse mancata. Ad ogni incontro dedicavamo un po’ di tempo al nostro chiacchierare. Faceva piacere a tutti e due. Lei staccava un po’ dal lavoro; io allontanavo per un po’ la mia solitudine. Non parlavamo solo di cose serie, scherzavamo anche parlando di personaggi pubblici o di cose che ci erano capitate e, perché no, ogni tanto qualche simpatico accaduto ci faceva sorridere. Venne il giorno in cui con la sua adorabile spensieratezza mi chiese se avessi l’intenzione di risposarmi, o meglio di mettermi con un’altra donna. Le dissi che dopo oltre trenta anni di matrimonio non ne avevo alcuna intenzione. Poi buttai lì: certo per il sesso non è il massimo. Il suo tipico rossore di imbarazzo le invase le gote. Compresi e le chiesi scusa per essere stato così sfacciato. Lei mi disse che era stata lei importuna a farmi quella domanda. Approfittai del momento e le dissi: è tanto che volevo chiedertelo, sono curioso: visto che lei ed Igor avevano visioni diverse su un nuovo arrivo in casa , fratellino o sorellina che fosse, come facevano quando facevano l’amore? Mi disse che erano un po’ ...
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