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Claudia, la giovane albanese
Data: 24/10/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... ( non fece il bidet). Si “pulì” la passera passando la mano tra le cosce e sul pube . Infine dalla borsetta prese, penso, del profumo. Lo spruzzò sul collo, tra i seni ed anche sulla passera. Lisciò quel fantastico perizoma. Fantastico perché davanti era un triangolino di stoffa, dietro era solo un filo insinuato tra il solco tra due sferiche, tonde, fantastiche montagnette a panettone. La accompagnai al cancelletto pensando al seguito. Attesi che girasse a sinistra , andai alla mia macchina e feci con calma il percorso previsto . 800 metri in auto per me contro i 250 m a piedi di lei per arrivare all’ incrocio con la strada principale. Arrivai. Dopo l’incrocio previsto c’era un auto nera in attesa. Mi fermai ad un centinaio di metri ed usai il binocolo. Era una Passat ed al volante vedevo da dietro un uomo con capelli neri . Pareva giovane. Girava la testa indietro come per vedere se arrivasse qualcuno, portava occhiali. Dopo pochi secondi comparve Claudia all’incrocio e vedi un sorriso stamparsi sulla faccia fi lui. Lei fece gli ultimi passi verso l’auto quasi correndo. Apri la portiera e si sedette facendogli segno di partire. Non si toccarono. Mise in moto allontanandosi dal paese. Andavano regolarmente e li segui a distanza facendomi anche sorpassare da auto più veloci. Non andarono lontanissimo, una decina di KM da casa nostra. Si addentrarono in un grande parcheggio all’aperto della cintura torinese che veniva usato dai pendolari essendo prossimo alla stazione degli ...
... autobus. Era un buon posto per appartarsi ,a quell’ora non c’era movimento e mettendosi nella fila più esterna le probabilità che qualcuno ritirasse l’auto vicino loro era minima. Non avessi avuto i miei strumenti avrei visto ben poco. Parcheggiai davanti a loro ad una cinquantina di metri. Stando fermo non avrei attratto la loro attenzione. Appena l’auto si fermò si gettarono l’uno nelle braccia dell’altro. Ebbi tutto il tempo per vedere quei lunghi baci e guardarli prima con il binocolo e poi immortalarli con la mia digitale. Limonarono per lunghi minuti. Si interrompevano solo per prendere aria e poi ricominciavano. Le mani vagavano in basso ma non potevo vederle. Dopo una decina di minuti i baci cessarono e si parlarono sorridendo gioiosi ed eccitati. Mi immaginavo la minigonna alta sulle ginocchia quasi a lasciare allo scoperto le mutandine e la mano di lui che giocava infilata nelle sue mutandine. E’ quello che davvero stava succedendo perchè ad un certo punto lei si poggiò indietro sullo schienale con la bocca che faceva smorfie strane. La stava ravanando giocando con le dita nella sua passera e questo poteva spiegare le sue smorfie di piacere. Ogni tanto le si avvicinava e le metteva la lingua in bocca. Io fotografavo e passavo anche in posizione video. Poi la testa di lui sparì alla mia vista. Sparì a lungo . Lei era irrigidita sul sedile e boccheggiava come i pesci in apnea. Gliela stava leccando? Per dieci minuti buoni non vidi la testa di lui poi vidi lei rilassarsi ...