1. Il gioco della bottiglia


    Data: 20/10/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    ... prima un modo vorticoso, poi sempre più lentamente fino ad arrestarsi. Era affascinante vedere gli sguardi di tutti, speranzosi, osservare le rotazioni sempre più lente. Iniziammo… I primi giri prevedevano un rapporto sessuale simulato (ecco un vero gioco per bimbi grandi, come fingersi principesse o pirati). Akira venne prescelta ben due volte; volle dare prova della sua maestria nel muoversi (che ben conoscevo) prima strofinandosi lasciva sul corpo dell’uomo semi sdraiato sulla chaise longue e poi fingendo una pecorina. Il suo vestito si era alzato e solo un sottile filo ornava il suo culo nudo che roteava contro i pantaloni del fortunato. Toccò anche a due donne e lì la temperatura iniziò a salire in modo subitaneo. Perché il sesso, la vera energia primordiale, è della donna, non dell’uomo. Liberata da tutti i blocchi che ricevono (educazione, genitori, religione, pressione sociale…) la Donna, ogni donna, è un vulcano. Signori uomini, il vostro ruolo è di creare consapevolezza, creare le condizioni perché la vostra compagna esca dai suoi condizionamenti. Dopodiché, non vi resta che godervi lo spettacolo e accettarne le conseguenze. Tutte le conseguenze Perché l’energia primordiale e ctonia della donna, una volta risvegliato, è come un incendio indomabile. Una strada a senso unico, come dico spesso; si può decidere in quale tratto fermarsi ma non si può (se non a prezzo di una sofferenza estrema) tornare indietro. Non pensate una donna, dopo aver assaporato la Libertà, ...
    ... possa accontentarsi di tornare a un rapporto chiuso ed esclusivo. Per cui badate a voi e a quel che desiderate perché potrebbe avverarsi e voi non reggerne le conseguenze! (a quel punto potete solo venire da per delle sessioni di coaching!)
    
    Vedere le due donne strofinarsi una all’altra baciandosi fu come uno zolfanello in un pagliaio… eravamo pronti per la seconda penitenza. I due prescelti avrebbero dovuto, sempre nel tempo canonico di un minuto, spogliarsi a vicenda lasciando solo l’intimo. Così fu, e anche io ebbi il privilegio di mani femminili che aprivano, slacciavano, sfilavano rendendo chiara a tutti (c’erano dubbi?) quanto io, al pari degli altri uomini, eccitato. Le donne, per ora, lo rivelavano solo attraverso il luccichio dei loro sguardi simili a lupe affamate di emozioni e di contatto. Venne il momento dei baci. Non i baci “a stampo” della mia bacchettona adolescenza. A nessuna donna venne in mente di gridare: “chiudi la bocca”. Anzi si avvicinavano al compagno o compagna prescelta già con le labbra socchiuse e tumide, pronte e desiderose di farsi invadere dalla lingua e dalla saliva dello Sconosciuto. Vissi il momento intenso che ho descritto all’inizio del racconto. Ero felice, le cose stavano andando nel modo giusto, nel modo migliore, nel modo più intenso. Eravamo pronti a passare alle cose serie!
    
    La bottiglia mi premiò al punto che qualcuno, scherzosamente, disse che era truccata. Due volte consecutive venni scelto per dare vita a un sessantanove. Prima ...