Irene, la collega (Ep. 3 – La pausa estiva).
Data: 12/08/2018,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: Raccontami_lu, Fonte: RaccontiMilu
... arrivare direttamente fino alla punta dell’asta.. Resistere ogni secondo alla voglia di spogliarmi e segarmi diventava sempre più una tortura. – IR: Lo vorresti eh?! – IO: Certo che si.. vedessi com’è duro in questo momento. – IR: Fammelo vedere allora.. – IO: <IMAGE2395149034> – IR: MMMMH.. duro come il marmo, mi piace, così porco per me… – IO: Non riesco a resistere… devo segarmi.. e tu? – IR: Io mi sto sfilando il costume, non ho fatto nessun bagno oggi ma chissà perché è fradicio… – IO: Lo asciugherei molto volentieri – IR: Devi asciugare altro tu, con la tua lingua.. non il costume.. – IO: Intendi la tua figa? – IR: Si, muoio dalla voglia di prenderti la testa e spingerla fra le mie gambe, e tenerti lì mentre le stringo per tenerti ancorato alla mia figa.. Fino a pisciarti addosso.. – IO: Hai questa fantasia?!?! Ma veramente? – IR: Di pisciarti addosso? No in verità, ma mi piace molto l’idea di essere libera e di stare per venire e pisciarti in faccia senza che tu ti tolga..
Non avevo idea di che cosa mi stesse prendendo, ma non riuscivo a rispondere in altro modo. – IO: Eccita tantissimo anche a me. – IR: Davvero? – IO: Si.. – IR: MMMH!!!! Ho un dito dentro la figa, mi sto masturbando, voglio godere come una puttana, la tua puttana.. – IO: Dio Irene, così mi ammazzi!!! – IR: Segati, voglio vederti sborrare!
Di fronte ad un ordine del genere la mia mano prese a segarmi con una foga pari a quella con la quale avrei scopato Irene se in quel momento ce l’avessi avuta ...
... affianco. Volevo venire, dovevo venire, dovevo assolutamente liberarmi e farle vedere che venivo.
La mia mano correva lungo l’asta lubrificata dalla mia stessa saliva, e fra le scosse di piacere che quella corsa mi stava regalando, la mente mi accompagnava fantasticando sull’immagine di Irene che con delle calze autoreggenti si pisciava addosso e colava lungo le gambe, mentre io da dietro la tenevo per i capelli e la scopavo con una violenza inaudita. L’istinto animale che iniziava a pervadere il mio corpo al solo pensare di Irene era indice del fatto che diveniva sempre più pressante il mio desiderio di averla al di fuori delle parole, bensì nei fatti.
La mia corsa verso il piacere stava giungendo al termine, avevo iniziato ad ansimare e decisi di sbloccare nuovamente il telefono e scriverle: – IO: Sto per venire! – IR: Anche io, mi sto scopando la figa con 3 dita, e non immagini quanta voglia abbia del tuo cazzo. – IO: Vieni!!! – IR: Si vengooo!!! Tu sborra dappertutto e fammi vedere! – IO: Si! Ci sono!!! Eccomi!
Chiusi whatsapp e aprii la fotocamera iniziando a registrare qualche frazione di secondo prima della fuoriuscita del primo fiotto di sperma che si riversò sul lavandino di fronte a me.
Fu il primo di numerosissimi e copiosi fiotti che di fatto resero fradicio tutto il lavabo di fronte a me, e con voglia animale ripresi tutto facendole vedere quanto prepotente fosse stato il mio orgasmo. – IR: Mio dio ma sei venuto un casino! Mmmh sono venuta 2 volte! – ...