1. Servizio finito


    Data: 13/10/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Voyeur Autore: morgan-jasmine, Fonte: RaccontiMilu

    ... vorrà dire che non è ancora il momento o non le interessa o forse non è sufficientemente intrigata dallo stesso.
    
    Il Conte si apre in una risata sarcastica, incassa la presunzione che gli mostro e ci saluta.
    
    Il Conte : Mi fa piacere sapere che Jasmine abbia trovato qualcuno valido,almeno così mi sembri, buona serata.
    
    Mi alzo, saluto il Conte, e ce ne andiamo,voltiamo le spalle al tavolo, prima di uscire dalla loro vista appoggio la mia mano sinistra sul culo di Jasmine so che ci guardano,lascio il solo dito medio disteso sulla sua natica come saluto ai tre avventori e ci dirigiamo al pub.
    
    M: Adesso non mi dire che non sei esibizionista o peggio negami che in quel ristorante non c’è aria di ruffianeria,così so già con chi ho a che fare e decido se continuare con te.
    
    J: Be diciamo che l’ambiente è un po’ particolare e io sono al centro di molti dei loro discorsi.
    
    M: E la porta che non ha serratura?
    
    J: Quella l’ho tolta io dopo un po’, loro non mi avranno e io mi diverto a lasciare che possano immaginare il contrario. Vieni con me ti porto a vedere una cosa.
    
    Rientriamo al ristorante, sono ormai le due di notte e Jasmine, mi porta in una saletta che da sul pass della cucina, al centro della piccola sala un tavolone in legno massiccio, alla parete una credenza per i bicchieri del servizio da barolo e nell’angolo opposto sotto una lampada a muro una sedia.
    
    M: Cos’è una sala per le riunioni spiritiche?
    
    J: No è il contorno ad uno dei progetti del Conte. ...
    ... Il tavolo è suo,l’ha donato al locale perché da lui non avrebbe avuto un degno utilizzo.
    
    M: Sarebbe?
    
    J: Tempo fa dopo una cena con altri amici, il Conte mi ha avvicinata e mi ha detto che si sarebbe ancora fermato e ha chiesto se potevo portargli un piatto di uva e un bicchiere di Nebiolo in saletta. Avevo finito il servizio,in sala erano andati via tutti e quindi dopo essermi cambiata ho preparato l’uva e il vino e glieli ho portati. Era seduto sotto la lampada, ha preso il calice e mi ha fatto posare il piatto al centro del tavolo. Gli davo le spalle ma sapevo che mi guardava, lo sentivo,ero a disagio ma non volevo essere maleducata,mi sentivo strana e posando il piatto ho fatto cadere qualche acino che è rotolato giù a terra,mi sono chinata per raccoglierlo e ho sentito distintamente i suoi occhi su di me,ero tesa ma nello stesso tempo eccitata,lo stomaco in subbuglio e caldo fra le cosce,mi sentivo di scappare,ma non volevo andarmene e ho prolungato la raccolta di quei due acini mettendomi in mostra,mi sono messa carponi sotto il tavolo facendo in modo che la gonna si tirasse un po’ su e ..insomma mi sono sentita usata e nello stesso tempo padrona del mio corpo, la sera a casa mi sono toccata ripensandoci.
    
    M: e poi?
    
    J: E poi me ne sono andata e l’ho lasciato li a bere il suo nebiolo.
    
    M: Capisci il porco, e tu non saresti esibizionista? Fammi vedere come hai raccolto l’uva.
    
    Mi bacia con un trasporto che mi travolge, mi tocca, si lascia toccare e poi si ...
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