1. Servizio finito


    Data: 13/10/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Voyeur Autore: morgan-jasmine, Fonte: RaccontiMilu

    ... sono gatti affamati e penso che abbiano dato già più di un’occhiata a questa bella topolina.
    
    J: Che scemo, non dirmi che sei geloso, non ci credo, ho sempre pensato che oltre che presuntuoso fossi di larghe vedute.
    
    M: Non sono geloso, sono pratico e poi sono un uomo e so come ragioniamo, quindi o tu sei un’esibizionista o sei ingenua.
    
    J: Esibizionista proprio no e poi che ti frega ora ci sei tu.
    
    M: Si ma non mi convinci,andiamo al pub così davanti ad un metro di tequila vedo di conoscerti un po’ meglio.
    
    Nel cortile del ristorante seduti ad un tavolino due ragazzi si intrattengono con un anziano e distinto signore, Jasmine li saluta e passa avanti quando il distinto signore la chiama e lei si ferma.
    
    “Jasmine, non ci presenti il tuo cavaliere?”
    
    La voce arriva dal tavolo e non so se interpretarla come una battuta o un ordine,la sua voce è ferma, matura, di una persona che sa cosa vuole e non accetta repliche alle proprie pretese,perché non era educazione, ma una pretesa quella di conoscermi facendo così tornare Jasmine sui suoi passi.
    
    J: Buonasera, ciao ragazzi,siamo un po’ di fretta, il servizio stasera è stato lungo e gli amici ci aspettano già da un po’.
    
    M: Possono aspettare ancora un momento ,fammi conoscere i tuoi amici.
    
    Jasmine sorride,ma lo fa di malavoglia, ritorniamo sui nostri passi e lei fa le presentazioni: Carlo e Paolo sono due fratelli lavorano da anni al ristorante, entrambi in sala anche se Carlo aiuta in cucina di tanto in tanto,il ...
    ... signore distinto invece è un cliente assiduo del locale,lo chiamano Il Conte. L’atmosfera al tavolo è ambigua ,ancora mi chiedo come faccia Jasmine a lavorare in questo locale per la gente che la circonda, i due fratelli sembrano i lacchè del più anziano,i miei pensieri vengono interrotti dal saluto che mi indirizza quest’ultimo, mi porge la mano per una stretta che mi infastidisce ,la sento viscida per quanto la sua mano sia morbida , la sua è una mano stanca e vissuta, curata ma stanca ,con l’indice e il medio segnati dalla nicotina di chissà quante sigarette fumate negli anni.
    
    Il Conte: E così sei amico della nostra bella chef,non vorrai mica portarcela via?
    
    Me lo chiede stringendomi la mano e guardandomi fisso con i suoi occhi cerulei, sostengo lo sguardo dell’uomo,passa da li un pezzo del mio rapporto con Jasmine,i due al tavolo sorridono e non capisco, ma mi adeguo al momento e mi comporto a modo. Non li mando a quel paese come vorrei tanto fare, ci fermiamo al tavolo e intrattengo un minimo di conversazione,Il Conte riempie un bicchiere per me, sembra dimenticarsi di Jasmine che rimane in piedi,quasi in soggezione.
    
    Il Conte: Sai noi ci siamo affezionati e ci dispiacerebbe se qualcuno ce la portasse via,abbiamo molti progetti e non ne abbiamo ancora concretizzati alcuno.
    
    M: Non si preoccupi, non sarò io a portarla via da qui,d’altronde lei non mi appartiene come non appartiene a nessuno se non a se stessa e se non ha ancora realizzato alcun progetto con Lei ...
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