Startrail con Dolomiti – 2
Data: 07/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... le mie braccia, rilassarsi come nemmeno era accaduto la sera precedente. Aveva messo qualche goccia di una fragranza prima di raggiungermi al bar, ma dopo due ore di camminate profumava di attività fisica, sole e spensieratezza, e colmandomi le narici mi faceva impazzire. Fu una sofferenza staccarmi da lei. Nonostante ciò, la guardai soddisfatto per il piacere che mi aveva donato la sua bocca. Lei sorrise, gli occhi che le luccicavano: era evidentemente intenzionata a voler dire qualcosa, ma le emozioni che aveva appena vissuto sembrava le avessero tolto le parole. Sarebbe stato comunque superfluo, perché il suo volto esprimeva perfettamente tutto quanto. I suoi occhi si spalancarono ancora più e lo stupore si aggiunse al suo viso quando percepì una mia mano scivolare sotto i suoi pantaloncini e le sue mutandine. Forse avrebbe voluto dire qualcosa, come ricordarmi che eravamo praticamente nel secondo punto più visibile di tutta la zona, che chiunque avrebbe potuto vederci, ma quando la punta del medio e l’anulare della mia mano destra solcarono, fendendo, i petali del suo bocciolo di rosa e poi scivolarono dentro di lei, l’unico uso della sua bocca che riuscì a trovare fu appoggiarla sulla mia spalla sinistra e mordere la maglietta, mentre tutte le parole che pareva volessero uscirle in una volta si tramutarono in gemiti di piacere. Mentre le mie dita lavoravano dentro di lei, nelle mutandine che si stavano inzuppando di rugiada, le baciai con passione il collo, ...
... percependo il suo cuore che stava galoppando incontro al piacere. – Sei bellissima, Emma… – le sussurrai quando spinsi il polso contro il suo clitoride ormai eretto fuori dalla sua tana, facendolo ondeggiare a sinistra e a destra. Le grida che la mia clavicola soffocava salirono di volume fino a diventare quasi isteriche e, oltre alle mie dita, anche la mia spalla cominciò a bagnarsi con i fluidi corporei di Emma. Non ci volle molto, ormai, prima che Emma finalmente avesse il suo meritato orgasmo: mi conficcò i denti nella spalla in uno spasmo di piacere, mentre le sue grida divennero un gorgoglio basso e alternato a profonde inspirazioni. Mi strinse con le braccia mentre intuivo i muscoli delle sue gambe perdere forza. Rimase diversi secondi in quella posizione mentre il piacere, raggiunto il culmine, iniziava a sfumare in una sensazione di appagata soddisfazione. Sollevò la testa dalla mia spalla respirando lentamente, gli occhi chiusi. Cercò la mia bocca con la sua e mi baciò lentamente, succhiandomi le labbra. Estrassi lentamente le dita dalla sua fica, cercando di non macchiarle i vestiti, poi, quando si allontanò da me, succhiai davanti ai suoi occhi il medio e l’anulare che scintillavano per il suo desiderio che li aveva bagnati. Mi godetti il sapore del suo utero, sottolineando il piacere con un basso gemito soddisfatto. Le mutande mi stringevano e non so cosa mi trattenne dal possederla su quel pianoro, contro il masso. Lei mi guardò quasi sconvolta. Evidentemente non era ...