Autobus
Data: 06/10/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: roby 3, Fonte: EroticiRacconti
... mandrillo, ma pare che tu non ti accorga delle mie necessità e dei miei bisogni, l'altro giorno diciamo un paio di giorni fa, tu gironzolavi per casa con la tua bella corta ed aperta sul davanti vestaglietta che tanto mi fa arrapare, quando ti vedo in quel modo, devi stare attenta, perché potrei violentarti, ma l'altro giorno eri persa dietro a qualche pensiero e non hai notato la mia eccitazione. Scusami โ fece Enrica โ l'altro giorno ho avuto un problema al bar e non ti ho detto nulla per non impensierirti. Ma i suoi pensieri erano altri, pensava al lunedì ed al pullman, dove già si vedeva godere al massimo, ma per ora il figlio era stato accontentato, un bacio suggellò il loro nuovo patto d'amore, e lei per consolarlo dormì col cazzo del figlio in mano. La mattina dopo, lunedì si svegliò col cazzo di Luca in mano, era moscio ed il figlio dormiva alla grande, meno male โ pensò lei โ un'altra performance stamattina proprio non mi andrebbe. Guardò il figlio che dormiva, lo accarezzò sui capelli e dovette riconoscere che Luca aveva azzeccato ancora una volta la diagnosi sulla madre distratta, ma non per i motivi da lei addotti, ma per altri e più perversi desideri che si annidavano nel suo cervello, ma era fatta così e lei lo sapeva, le scuse che metteva in piedi non avrebbero retto ad un esame approfondito, riconobbe che Luca non meritava un trattamento del genere, voleva un bene dell'anima al figlio, ma quando le capitava qualcosa di appagante e di perverso, lei non ...
... resisteva, doveva portare a termine la missione prefissa. Luca avrebbe fatto bene a prenderne atto ed a sopportare quella madre amante così snaturata. Diciamo che amava il figlio, ma con abbondanti eccezioni. Si alzò, preparò la colazione per entrambi, dopo si vestì col solito vestito corto e svolazzante, mise le mutande con l'intenzione però di toglierle al bagno del centro commerciale e presentarsi pronta per la nuova avventura sul pullman. Uscì di casa verso le nove e prese un autobus che l'avrebbe portata al centro commerciale, si sedette e pensò a quello che sarebbe accaduto poco dopo, cercando di immaginare qualche imprevisto che avrebbe arroventato il viaggio, magari un'altra doppia penetrazione della quale era molto soddisfatta, ma non fece nessun programma, lei doveva soltanto accettare quello che passava il convento. Poco dopo le dieci era già al centro, si recò in un bagno e si tolse le mutandine che ripose nella borsetta e si avviò verso un bar dove prese un caffè. Tutto era sotto controllo, continuò a girare per negozi, non comperò nulla, fece anche un giro per vedere i telefonini, non vi trovò nulla di interessante, e verso mezzogiorno si avviò verso l'uscita per andare alla fermata dell'autobus che l'avrebbe riportata a casa. Giornata era calda ed a mezzogiorno il sole picchiava duro, le persone erano già accaldate e quelle in attesa del pullman erano numerose. Quando arrivo' l'autobus, lei salì e si spostò faticosamente al centro dove la folla pressava maggiormente, ...