Autobus
Data: 06/10/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: roby 3, Fonte: EroticiRacconti
... di danza le aveva inserito il tanga fra le chiappe, ed ora lei sollevò la gonna ed aggiustò le mutandine con una mossa sexyssima, si accorse che il pacco del figlio era cresciuto ancora, ed allora per non mandare tutto all'aria, prese per mano Luca e si avviarono verso l'uscita, per prendere il pullman per il centro commerciale. Il pullman che andava verso il centro commerciale era quasi vuoto, ed allora lei dopo essersi guardata intorno ed aver constatato che era quasi vuoto, si sedette di fronte al figlio allargando un po le gambe per permettergli di avanzare con lo sguardo fra le sue cosce. Contemporaneamente osservava il suo sguardo dove era diretto, ma sapeva già che si sarebbe fissato fra le sue gambe. Bene – si disse – la giornata parte bene ed andrà meglio. Arrivarono al centro commerciale verso le dieci e quaranta, fecero un giro per negozi, non comperarono nulla, entrambi erano concentrati sul dopo, presero soltanto un caffè per essere più svegli, e verso le dodici ed un quarto erano già nella piazzola di sosta dei pullman. Si guardavano tra di loro, segnali impercettibili agli altri erano invece chiarissimi per loro due, si facevano coraggio a vicenda, essendo la prima volta che facevano qualcosa in pubblico, ma erano tranquilli, la folla già assiepata sulla piazzola avrebbe garantito il loro anonimato. Arrivò il pullman già pieno, tutti i sedili erano occupati, vi erano soltanto posti in piedi e tutti assiepati. Enrica e Luca salirono e cercarono di rimanere ...
... vicini, ma la calca era troppa, uno sciopero dei treni aveva dirottato i pochi viaggiatori delle ferrovie verso il trasporto su gomma, per cui uno spillo non sarebbe caduto per terra. Inoltre il caldo a quell'ora era forte ed i vetri erano appena un po aperti contribuendo a surriscaldare ancora di più la temperatura dentro il pullman. Enrica era sbattuta a destra ed a manca, la cosa non le dispiaceva, manate anche maliziose si erano abbattute sulle sue natiche e sui suoi seni eccitandola fortemente. Si era però aggrappata ad un mancorrente in alto, e per farlo la sua gonna era salita ancora di più, ma credeva che nessuno fosse in grado di valutare la perfezione delle sue cosce vista la calca. Dopo qualche minuto sentì dietro una spinta più decisa delle altre e pensò che Luca fosse arrivato dietro di lei e si predispose ad assecondarlo. Si strofinò su quell'aggeggio che era il cazzo del figlio e fece in modo di sentirlo fra le natiche, anzi quando l'autista frenava, lo sentiva duro e potente. Lei era orgogliosa del cazzo di Luca, era tutto merito suo se il figlio era così ben dotato, e lei lo conosceva benissimo avendogli permesso di occupare a volte violentemente tutti i suoi pertugi. Era eccitatissima, farsi sbattere in mezzo a quella folla di gente senza che nessuno si accorgesse di nulla, la eccitavano ancora di più. Gli scossoni del pullman erano forti e le buche della strada contribuivano a quello sballottamento. Lei si muoveva non solo avanti ed indietro, ma anche a destra e ...