04 – L’addestramento delle Amazzoni (Parte 1)
Data: 03/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Autore: ivofosco, Fonte: RaccontiMilu
... superbo culo. In preda all’eccitazione, scostò di lato il perizoma e, con un colpo solo, infilò il cazzo nella fica facendola lamentare per la violenta intrusione. La ragazza ancora si lamentava per la brutalità con cui era stata penetrata che il conte Romero si scaricò in lei con un grido liberatorio… – Vengooo, … vengooo, … sssiiiiiiiiii, … Con un ultimo affondo riverso gli ultimi spruzzi di sperma nella fica della fanciulla. Una volta che i mostri cazzi furono lucidati dalle lingue delle ragazze. tornammo di sopra finimmo il porto e mi congedai dal conte. Il giorno seguente, mentre facevamo colazione, sempre serviti dalle due mulatte Fatima e Lucia, José mi disse che il problema fondamentale nel portamento di un’amazzone è la postura in sella. La maggior parte di loro non avendo una muscolatura delle gambe e delle cosce ben allenata, tende a sedersi sulla sella. Esiste un metodo con il quale cerchiamo di porre rimedio a questo inconveniente, questa mattina Bob potrai vederlo. Se vuoi darti una rinfrescata prima di assistere – disse Don José – vai pure, ti accompagnerà Lucia. La mulatta mi accompagnò in un enorme stanza da bagno arredata con specchi e marmi bianchi, entrò nella toilette insieme a me e con le sue mani tirò fuori il mio pene sorreggendolo durante la minzione. Terminata di uscire l’ultima goccia di urina lo prese in bocca ripulendolo completamente e facendomelo venire duro in un lampo. Preso da un improvviso raptus feci mettere la mulatta a pecorina con le ...
... mani poggiate sul water e le rialzai la gonna. Aveva un sedere rotondo con due natiche sode. Scostai il perizoma e senza tanti preamboli lo infilai nella sua fica che non aspettava altro che accoglierlo. Ero attratto dallo scuro buchino posteriore che pareva farmi l’occhiolino. Infilai il pollice della mano destra intriso di saliva nell’ano della ragazza provocandole dolore. – AAAAUUU! – usci dalla bocca di Lucia. Il buchino era poco recettivo. Tornato in me sfilai l’uccello dalla fica e me lo feci ripulire alla svelta dalla sua lingua. – Lord Robert vi prego, continuate a usare il mio corpo come meglio vi aggrada, chiedo scusa per aver gridato, il mio ano è a vostra disposizione, sodomizzatemi pure quanto volete senza fare caso ai miei lamenti. Vi prego… – Cara Lucia non sono stati i suoi lamenti a fermarmi, non mancherà occasione di provare il suo allettante culetto ma non posso essere scortese con il conte Romero facendolo aspettare. Tornato dal conte ci dirigemmo nella sala dove, in quel momento, stavamo entrando le amazzoni. Questa volta erano in dieci, indossavano una vestaglia di seta azzurra bordata di bianco simile a quella che usano i pugili. Avevano gli occhi bendati da una mascherina di raso nera e i polsi ammanettati dietro la schiena. Ognuna era trascinata dal proprio istruttore, che la teneva al guinzaglio mediante una catenella dorata, fissata ai capezzoli con due pinze coccodrillo. Arrivate davanti alla sbarra furono spogliate e rimasero tutte con il loro bel ...