Il gioco dei dadi: parte 2 - Racconti Erotici

Il gioco dei dadi: parte 2

... non avresti rimorsi perché non è stata una tua scelta.

Ecco, il dado è quel QUALCOSA che può costringerti a lasciarti esaudire i tuoi desideri senza avere poi i sensi di colpa.

Non so se mi sono spiegato…”

“Sei stato chiarissimo.. Ma alla fine ti sei più fatto scopare dall'allenatore?”

“No, da lui no… Ma da altri si…”

Guarda l’orologio

“Bene, è tardi. Vado in bagno a truccarmi e poi troviamo un posto dove potermi cambiare in macchina.”

Andiamo nel luogo dove lei dovrà poi appartarsi con i clienti.

Una volta fermi lei inizia a spogliarsi, a togliersi prima i fuseaux e poi le mutandine.

Però, ha proprio una bella fica pelosetta e con grandi labbra. Allungo una mano per toccarla ma lei mi manda via.

“No, quella è solo per i miei clienti!”

Reggiseno, camicetta, stivali… “Perfetto, sono pronta!”

Sistema le cose nella borsetta, apre la scatola dei preservativi e la svuota nella tasca laterale, così sono già pronti.

“Vedi questo sacchettino di nylon?” le dico “è per i preservativi e i fazzoletti usati. Mi raccomando di non buttare cose per terra.”

“Vedo che sei molto attento all'ambiente, ahahah… Comunque sono d’accordo con te, non lasciamo spazzatura in giro.”

La accompagno poi alla sua postazione, dopo la curva, bene in vista sotto il lampione.

“Io adesso mi allontano ma poi ti chiamo subito al cellulare e quando sarai con i clienti lo metterai in questa tasca della borsetta con la comunicazione ancora aperta, così sento cosa ...

... vi dite.

Se hai bisogno di qualcosa basta che chiami aiuto e io arrivo subito a salvarti.”

Scende dalla macchina, come se fosse stata con il suo primo cliente, poi inizia a passeggiare avanti e indietro.

Io parcheggio lungo una stradina laterale che è proprio di fronte a dove si trova lei, così riesco a controllare la situazione senza essere notato.

La chiamo

“Sei un po’ troppo rigida, dovresti muoverti con più naturalezza… ecco così, brava.”

“Va bene… Ti confesso che sono un po’ nervosa. Speriamo vada tutto bene.”

“Stai tranquilla, vedrai che ti divertirai!”

Dopo circa dieci minuti arriva una piccola Hyundai color bronzo. Da qui sembra che ci siano più persone a bordo.

Lei si dirige verso il finestrino lato passeggero e inizia a parlare.

“Ciao ragazzi, dove andate.”

Sento una serie di voci.

“Ehi, guardate! Ma non ti sembra di essere un po’ troppo matura per fare questo lavoro?

Ahahah..”

“E a voi non sembra di essere un po’ troppo immaturi a fare questo tipo di scherzi?

Andate a casa dalle vostre mammine, va, che è meglio!”

La macchina riparte.

Lei riprende il telefono in mano

“Forse hanno ragione… non ho l’età per fare questo tipo di lavoro. Vedrai che non si fermerà nessuno…”

“Non ti preoccupare, erano solo dei ragazzini idioti.

Sono sicuro che arriverà presto un cliente vero..”

Si ferma una vecchia Mercedes nera.

“Buonasera principessa! Oh, finalmente una bella donna e non le solite ragazzine.

Quanto ...