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IO. FOTOGRAFO A LUCI ROSSE. PAOLA ROSSINI, FINALMENTE APPARE – CAPITOLO 4
Data: 30/09/2023, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... cose non le faccio più volentieri! Io volevo fare solo delle foto, io… E sai bene il motivo che mi spinge a farlo! Tu mi fai intendere adesso tante altre cose… Mi è difficile tutto questo! Non me lo immaginavo…” “Vuoi vedere alcune foto? – la interruppi bruscamente – I visetti di tutte le modelle sono protetti… Come potrebbe essere un giorno anche il tuo! Se lo vorrai…” Paola ammutolì e la vidi deglutire a fatica. Scosse lentamente il capo. “Ma Fabio! Ma insomma! Che intenzioni hai? Mi sembra di intuirle…. Tu vuoi proprio tutto! E devo proprio anche vederle quelle foto? Adesso? – mi chiese dopo un po’ con un filo di voce – Se proprio lo vuoi e insisti…” Mi accorsi che lei ardeva dal desiderio e dalla curiosità. “No, no, signora Rossini! Non è necessario oggi. La prossima volta se lo vorrai e se ne avrai bisogno per iniziare a divertirti… – le dissi per calmarla – Alcune sono piuttosto crude ed estremamente… esplicite!” “Aspetto la tua telefonata quando avrai preso tutte le tue decisioni! – conclusi – Capito, Paola?” “Sì, sì, Fabio… Ho capito… Tutto! Ho capito anche che sei parecchio esigente e che la contropartita che mi chiedi mi costerebbe parecchio… Ti ho già confessato che certe cose non mi piacciono e ancor meno non gradirei essere immortalata mentre le faccio! Perché ho capito che è proprio anche questo quello che tu vuoi, vero?” “Sì! – le risposi seccamente – L’avevi capito, no?” “Sì, Fabio! – rispose ancora lei a bassissima voce – Non è però facile per ...
... me saperlo, sai…” Si alzò lentamente dalla poltroncina. Era scossa e sensibilmente turbata. Non se l’era proprio aspettata che quella conversazione si concludesse in quella maniera! Lei era venuta qui nel mio studio molto sicura di sé e soprattutto convinta che sarebbe stata lei a gestire il dialogo tra noi due. Tra lei e il fotografo che doveva solo fare un book fotografico serio alla sua figlioletta neanche ancora maggiorenne! La situazione era ora mutata! Completamente! Il suo seno mi sembrò ancora più rigoglioso con i capezzoli ben visibili perché evidentemente ben ritti. La donna era eccitata e non riusciva più a nasconderlo. Si accorse delle mie attenzioni verso i suoi seni e diventò ancora più rossa in volto. “Uffa! Non guardarmele così! È tutta colpa tua! Con questi tuoi discorsi e con queste domande… Non sono mica fatta di ghiaccio, io!” Si girò e si diresse alla porta dello studio regalandomi ancora una volta la visione del suo bellissimo culetto. La cortissima gonna, per tutte le pieghe che la lunga seduta le aveva procurato, si era ulteriormente accorciata dietro. Sperai di intravedere qualcosa di proibito. “Basta così per oggi? – aggiunse lei questa volta riduzzando e cercando goffamente di allungare dietro verso il basso il bordino del gonnellino – Come sei impaziente, maschiaccio!” Prima di uscire dalla stanza si voltò e mi sorrise. “Ciao, uomo! Ci sai fare però tu con le donne! Sei abile a trasformarle tutte da serissime clienti in tue ipotetiche ...