La prima volta di Elena – cap 1
Data: 30/09/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... particolare. Un braccialetto di pelle, come usava allora, che non toglievo mai; il piccolo anello che similare a quello di un futuro fidanzamento ufficiale mi aveva regalato Giulio. Niente altro.
Era una calda estate; di giorno si boccheggiava, alla sera la temperatura diventava sopportabile, ma meno cose indossavi meglio stavi.
Avevamo appuntamento ad un isolato da casa mia dove sapevamo non ci sarebbe stato alcun nostro conoscente. In quel breve percorso mi sentii ansiosa e titubante. Era corretto quello che stavo facendo? In giro da sola di sera con un altro ragazzo?
Vidi la sua Cinquecento rossa posteggiata più avanti tra altre auto e per un attimo mi sembrò di raggiungere come al solito il mio ragazzo.
Ma vidi lui, anzi lui mi vide per primo. Mi fece un cenno di saluto e di segnalazione, era di fianco all’auto dalla parte del passeggero e salutandomi con un ciao galantemente mi aprì la portiera strappandomi un sorriso di piacere
Salii velocemente come se avessi avuto paura che qualcuno ci vedesse.
Mise in moto e ci allontanammo da lì. Le prime sue parole furono come stai? Tutto bene? Sei propria carina vestita così. Il suo apprezzamento mi fece gioire e cercai di essere disinvolta nel rispondergli, ma avevo l’ansia in gola. Dopo i primi approcci mi disse: ti faccio conoscere un posto molto bello, di quelli che ti rimangono nella mente.
Mi incuriosì. Prese l’ampia strada che si arrampicava per San Marino.
Era una strada panoramica molto bella, ...
... illuminata dalle luci della luna e delle stelle, circondata da campi coltivati, che saliva sulle colline dietro Riccione. Chiacchieravamo, mentre guidava lentamente, ed avevamo la possibilità di guardarci ben intorno.
L’aria entrava dai finestrini aperti e giocava con la mia camicetta dandomi una piacevole sensazione di freschezza. Poi l’auto rallentò e prese per una stradina sterrata, che mal si vedeva dalla strada principale, di fianco.
Girò senza tentennamenti anche se con attenzione. La stradina non era ben tenuta ed era al buio. Antonio doveva conoscere però molto bene quel posto perché si inoltrò convinto in quel percorso. Facemmo pochi metri; fermò l’auto in un piccolo spiazzo erboso circondato da alberi. Fece girare l’auto. Il davanti dell’auto era orientato verso il mare e si vedeva un bellissimo panorama.
La vicinanza degli alberi ci nascondeva alla vista di altre auto di passaggio ed oscurava sia le luci delle auto che della notte e, essendo in penombra, ci dava la possibilità di vedere verso l’alto migliaia di stelle brillare.
Ero colpita dalla bellezza di quella “posizione” e non ricordo come avvenne il seguito. So che dopo poco che fossimo lì ci baciammo. Fu l’inizio della nostra relazione marina. Quel tipo di relazione che avevo sempre aborrito e negato.
Seppe, a differenza di Giulio, penetrare nelle mie intimità.
Antonio era ipnotico e affabulatore e mi conquistava con le sue parole minuto per minuto. Sapeva come distrarmi, allietarmi e rendermi ...