1. La sveltina n.13 - il quarto e’ il vigilantes – racconto breve


    Data: 26/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    Erano quasi le 15 e Thomas era arrivato alla fine del suo turno e, vedendo Walter e Sergio, i due titolari del grande negozio di scarpe, vicino alla cassa, si avvicinò e chiese: “volete che venga stasera dopo la chiusura?”
    
    Quelli si scambiarono un’occhiata facendosi un gesto d’intesa e: “si, va bene. Vieni pure.”
    
    Confermò con un ok, salutò e se ne andò a casa.
    
    Alle diciannove ricevette una chiamata da Walter che gli chiedeva: “conosci Riccardo, il vigilantes?”
    
    Certo che sapeva chi era. Ormai lavorava lì da più di un anno e lo aveva notato appena arrivato perché gli era subito apparso come un ragazzo bellissimo. Non solo lo conosceva ma si era letteralmente innamorato di lui anche se, vedendolo così serio e professionale, decisamente “troppo” maschio, aveva cancellato dalla mente l’idea di poterlo conoscere più... intimamente. Un un giorno lo aveva perfino servito, cercando di essere gentilissimo e più che disponibile ma limitandosi a fare il suo lavoro. Ricordava ancora il gran sorriso che gli aveva fatto quando se ne era andato come per ringraziarlo delle sue premure.
    
    “Allora? Lo conosci o no?” lo incalzò: “E’ quello alto che passa sempre qui davanti.”
    
    “Accidenti, mi sono perso nei miei pensieri” si disse tra sé e sé e rispose immediatamente: “si, si! Certo che so chi è.”
    
    “Bene. Che dici se stasera viene anche lui? Gli avevo raccontato che qui la sera spesso ci si diverte e mi ha chiesto se può venire.”
    
    “Anche lui! Cioè, stasera c’è anche lui…” ...
    ... ripetette quasi balbettando “quindi stasera lo vedo...”
    
    Nuovamente Walter lo riportò al presente: “ma mi senti? Ci sei? Certo che lo vedi, se viene.”
    
    “Si, si.”
    
    “Allora viene anche lui, adesso glielo confermo. Nove e venti, puntuale.”
    
    Borbottò un frettoloso sì cercando di dissimulare l’eccitazione.
    
    Poco dopo le nove arrivò al centro commerciale e con calma raggiunse l’ingresso per poi dirigersi verso il corridoio riservato e finalmente fu davanti alla porta sul retro del negozio. Chiamò Walter per avvisarlo che era arrivato. Un attimo dopo gli aprì facendolo entrare.
    
    “Riccardo arriva subito. Di la c’è Sergio. Lo raggiunsero e proprio in quell’istante squillò nuovamente il telefonino.”
    
    “Si? Si, adesso ti apro.” chiuse la chiamata e: “è arrivato.”
    
    Si diresse ad aprire e quel ragazzone entrò. Era ancora in divisa, con tanto di stivali. Guardò subito Thomas: “ah! Quindi sei tu. Walter mi ha parlato di te ma non avevo capito chi eri. Ma ti conosco sai? E’ da tanto che ti osservo perché mi eri piaciuto dalla prima volta che ti ho visto. Probabilmente non ti ricordi ma mi hai anche mostrato delle scarpe. Sai, ci avevo fatto anche un pensierino su di te. Ma con il lavoro che faccio ho preferito lasciar perdere. Qui basta una voce, una lamentela che ti mandano via...”
    
    Thomas rimase imbambolato ad ascoltarlo, non smettendo mai di sorridere ma Walter lo fece ritornare al presente: “dai, spogliati.”
    
    Si girò vedendo che gli altri due avevano già cominciato a ...
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