1. Il ventenne


    Data: 24/09/2023, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: RaccontiMilu

    ... vulva nell’interno delle cosce, dopo essersi scontrati con la sua asta.
    
    Decise di cambiare posizione, si sedette sul divano e mi invitò a salire su di lui e prese a scoparmi in uno smorzacandela da sballo. Mi impalai sul suo grosso cazzo e mi lasciai stantuffare. Tenendomi le mani sul culo, mi trombava in maniera deliziosa ed inaspettatamente esperta vista la sua età, intanto mi baciava slinguazzando la mia lingua in maniera violenta, bestiale, indecorosa. Era proprio vero quello che si diceva in giro sul suo conto, era veramente bravo e sapeva come far godere una donna.
    
    Ad occhi chiusi, sentivo il suo grande cazzo che mi penetrava in profondità, lo incitavo a trombarmi duro e lo sfregare della sua asta sulle pareti della vagina mi mandava in visibilio portandomi a strillare di piacere intenso, mentre un secondo orgasmo profondo, più del primo, mi portò a squirtare un’enorme quantità di liquido vaginale mentre mi mordicchiavo il labbro inferiore godendo come una matta, un una situazione che mi faceva sentire porca, troia e così presi a saltellare letteralmente sul suo cazzo strillando come un animale mentre le tette gli sbattevano sul torace e sul viso.
    
    Fu una scopata incredibile, intensa, stupenda, lui era molto resistente ed infatti mi fece godere tantissimo e poi, il vedere che anche lui godeva come un toro, aumentava la mia eccitazione che arrivò ad un livello inimmaginabile. A questo punto, desideravo farlo venire con un pompino, la mia passione e specialità, ...
    ... desideravo tanto assaporare la sua sborra, la volevo tutta in bocca per poterci giocherellare prima di mandarla nello stomaco, cosa questa che mi fa sentire una gran troia.
    
    Lo misi al corrente del mio laido desiderio e lui, sudatissimo, si rilassò sul divano mentre io mi adagiai di nuovo al suo fianco e, impugnato il cazzo alla base, consapevole che era carico tantissimo e pronto a venire, ad occhi chiusi e mugolando presi a fargli un secondo pompino incredibile. Leccavo, succhiavo e ciucciavo la cappella ad un ritmo sostenuto, giocherellavo col frenulo mentre con la mano andavo su e giù fino a che, dopo un paio di minuti di pompaggio, strillando e mugolando, inchiodandomi sul suo uccello con una mano dietro la nuca, mi venne in bocca in maniera violenta. Dandomi della gran pompinara, sborrava come una fontana, sembrava non finisse più di eiaculare sperma rovente.
    
    Persi il conto, ma almeno 4, 5, 6 schizzi densi e abbondanti, accompagnati dal suo mugolare sommesso, mi colpirono prima il viso, inondandolo per intero, per poi schizzare sul suo addome, poi raggiungevano il palato riempiendomi il cavo orale. La sborra perlacea che fuoriusciva dalla sua cappella vibrante, era talmente abbondante che facevo fatica ad ingurgitarla. In parte riempiva copiosa la mia vorace bocca ed in parte colava sull’asta e sulla mia mano che impugnava il cazzo fino ai coglioni che presi in fretta a leccare per raccogliere e riportare lo sperma dentro, per assaporarlo e poi ingoiare golosamente ...