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Il novizio 5
Data: 21/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69
... Semplicemente ero lì. Inerme a guardare il suo lavoro di mano, incapace della minima reazione. Ci pensò lui. Si spogliò velocemente del saio e dell’intimo esibendo fiera anche la sua enorme erezione. La mia mano venne indotta ad afferrarla dall’alto. Scese dapprima lentamente verso la radice perdendosi tra i peli caldi per risalire più veloce e bagnarsi sul suo glande umido. Ci massaggiammo per pochi istanti: “Lascia… - i suoi sospiri si fecero sempre più affannati - Finisco io!” Prima di sentirlo esplodere nell’urlo liberatorio del piacere mi ritrovai con i gomiti appoggiati all’inginocchiatoio. Il ruggito che placò definitivamente l’animale fu accompagnato dalla violenta lacerazione del mio buchino inerme e per nulla lubrificato. La penetrazione tanto rapida quanto inaspettata, riversò nelle mie viscere tutta la sborra che i pochi perversi attimi di piacere gli avevano regalato. Lo vidi accosciarsi. Non aveva ancora finito. Mi tormentò dapprima con le dita. Raccolse il seme che non ero riuscito a contenere per spingermelo dentro. Il resto lo spalmò con la cappella prima di penetrarmi ancora e ancora. Quando si fu saziato a sufficienza di me, mi si parò davanti: “Leccalo per bene!” ubbidii. Lo sentii ammosciarsi nella mia gola mentre l’odore acre del suo umore si mischiava alla mia saliva. Un lungo bacio suggellò la fine dell’amplesso. Ci ritrovammo nel refettorio. Il tempo del pranzo fu scandito dalle preghiera di sesta. Aiutai Bruno a rassettare. ...
... Non scambiammo che poche parola riguardo le regole che governavano la conduzione dell’eremo. I suoi occhi scuri e indagatori mi radiografarono per tutto il tempo. I miei credo fecero lo stesso: non era semplice sottrarsi al fascino emanato da quella figura di ragazzo per bene che pure... Ed io? Paragonato a lui potevo tranquillamente considerarmi le meretrice dell’Apocalisse, non certo la Maddalena la cui fede in Cristo riuscì a redimerla... “Cosa ti turba?” mi chiese in tono gentile apprestandosi a porgermi la zappa per sistemare le zolle nell’orto. “Pensieri...” “Buoni o cattivi?” gli occhi scuri mi parvero brillare maliziosi. “Preferisco non rispondere” e presi a zappare. “Capisco. Come capisco il fatto che, se come me sei stato invitato a raggiungere questo posto, la tua fede non è salda…” mi fermai appoggiandomi al manico di legno. “Io… Io…” mi sorrise bonariamente protendendosi verso di me. Lascai cadere l’attrezzo. Eravamo uno di fronte all’altro. Ci guardammo intensamente. La sua mano scivolò per prima sul mio petto. Il suo indice disegnò la sagoma dei miei capezzoli per poi correre veloce lungo la linea dell’addome. Uncinò l’elastico dei pantaloncini allargandoli leggermente. L’altra mano frizionava rapida il rigonfiamento che tendeva la stoffa dei suoi. “Noi… Noi non…” “L’unica cosa che so di noi è che vogliamo conoscerci… Che importa se cominciamo dalla carne invece che dallo spirito?” Lo lasciai fare. E mi lasciò fare. In un ...