1997-1 Una cara amica
Data: 08/08/2018,
Categorie:
Feticismo
Anale
Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster
... diligente. Punto la cannula al suo ano infiammato e la faccio penetrare lentamente, poi apro il rubinetto.
L'acqua scende gorgogliando in Barbara che respira sempre più rapidamente mentre il ventre le si gonfia a vista d'occhio.
La sacca è graduata e, guardando bene, mi rendo conto che l'ha riempita con due litri di liquido.
La prende tutta senza protestare e, quando sfilo la canna, sono convinto che non potrà resistere a lungo senza scaricarsi.
Invece lei afferra il cazzo finto ancora piantato nella sua fica e lo agita per quanto è possibile.
Ha gli occhi chiusi ed un'espressione estatica sul viso. Sta davvero godendo di quella pratica così strana.
Si volta verso di me e mi guarda interrogativamente.
- Allora? Cosa aspetti? -
- Pensavo tu volessi prima... -
- Nemmeno per idea. Tu non puoi sapere che piacere sia farsi inculare con l'intestino pieno di acqua. Forza, sfondami! -
Quasi meccanicamente mi piazzo dietro di lei.
Ho il cazzo tanto duro da farmi male e solo in quel momento mi rendo conto di quanto quella situazione bizzarra mi abbia eccitato.
So per certo che, in una simile situazione ed arrapato come sono non potrò resistere molto e lo dico a Barbara.
- L'importante è che mi sbatti con forza. - è la sua risposta.
Punto la cappella arrossata sull'altrettanto arrossato buco di culo di Barbara e do un colpo di reni. Lei grida ma non si sottrae alla penetrazione.
Il cazzo di gomma è un ostacolo piuttosto difficile ma riesco a ...
... superarlo e in un secondo sono piantato fino alla radice.
- Siii!... Dai... Sbattimi... - Grida Barbara.
L'afferro per i fianchi e inizio a pomparla a tutta forza.
Sento il suo sfintere che si contrae attorno al mio cazzo e l'orgasmo che mi monta dentro,
Mi muovo quasi con rabbia, sferrandole dei colpi che la fanno sbattere a destra e a sinistra.
Affondo in lei come se davvero dovessi spaccarla in due.
Le passa una mano sotto la pancia e mi afferra le palle, strizzandole leggermente.
Non ne posso più, mi gira la testa e vedo nero davanti gli occhi, mi aggrappo con tutte le mie forze ai sui fianchi e le sferro gli ultimi colpi, poi le vengo nel culo e lei viene quasi assieme a me, stimolata dagli schizzi di sborra che le fiottano nel culo come un secondo clistere.
Ci lasciamo andare fianco a fianco sul letto, mentre lei continua a carezzarmi gentilmente lo scroto.
Restiamo li a riprendere fiato per qualche minuto poi lei si fila il mio uccello dal sedere e scappa al bagno.
Ritorna dopo qualche minuto e si appoggia allo stipite della porta guardandomi tranquilla.
- Che ne dici, sono ancora la verginella che conoscevi? -
- Alla faccia del cazzo... -
- Ho un unico rimpianto. - Prosegue senza lasciarmi finire. - Se mi fosse svegliata prima, quante belle scopate ci saremmo fatti. -
La guardo e sogghigno.
- Si può sempre rimediare - Dico, facendole segno di avvicinarsi.
Come ha detto lei la notte è lunga e, con un po' di buona volontà, ...