Raccolta punti - 1
Data: 11/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... comodamente la sua scelta. Per motivi di riservatezza, si preferì non fornire particolari sugli attributi intimi dei ragazzi in palio, anche se forse sarebbe stata l’informazione più importante.
Il passo successivo fu la promozione pubblicitaria mediante manifesti e annunci sui giornali , alla radio e alla televisione. E qui scoppiò il finimondo, tanto che il Direttore Generale ad un certo punto si strappò una manciata dei pochi capelli, che gli restavano, e rimpianse di non essere scappato in Patagonia con la cassa, dopo aver dichiarato fallimento: che andassero tutti a cagare!
Le associazioni femministe cominciarono a sbraitare di sfruttamento della frustrazione delle donne, che venivano attirate e spinte al consumo dalla lusinga del pene maschile. È una bieca campagna consumistica di stampo maschile a danno delle donne. E giù cortei, sit in, flash mob, scritte oltraggiose sui muri del supermercato e degli edifici adiacenti. Alcune del metoo minacciarono di bruciarsi davanti al supermercato, se l’iniziativa non fosse rientrata, ma poi non ne fecero più niente. Le associazioni gay, fecero finta di protestare, giusto per non rompere con gli altri gruppi, ma sotto sotto cominciarono a compilare lunghe, lunghissime liste della spesa. Le lesbiche se ne fregarono e anche le trans, che di cazzi da succhiare ne avevano anche troppi, con tutti i politici e i calciatori che riempivano le loro agende. Gli altri supermercati, che avevano subodorato le potenzialità del concorso, presentarono esposti per concorrenza sleale, istigazione e sfruttamento della prostituzione e chi più ne ha più ne metta.
Ma alla fine, quando tutti ebbero fatto la loro passerella, e il TAR ebbe sentenziato la liceità dell’iniziativa, le acque cominciarono a calmarsi e finalmente il concorso partì.
(continua)