1. Raccolta punti - 1


    Data: 11/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    Il volume di vendite al supermercato “Il Risparmioso” era da tre mesi in forte calo. I clienti scemavano di giorno in giorno, nonostante le offerte, gli sconti, i 3x2 e cavolate varie. Con le vendite calavano gli incassi e con il calo degli incassi si profilavano all’orizzonte i licenziamenti del personale, se non la chiusura definitiva.
    
    La comunicazione ai sindacati era già partita: qualora non ci fosse stata una svolta, dieci lavoratori, dei cinquanta attualmente impiegati, erano a rischio licenziamento.
    
    I sindacati avevano minacciato uno sciopero; ma la Direzione aveva risposto:
    
    “Liberi di fare quel cazzo che volete: questi sono i numeri. Se scioperate ci fate solo un favore.”
    
    E lo sciopero era fallito sul nascere: oltretutto nessuno dei commessi, banconisti, cassieri ecc. ci teneva a perdere chissà quanti giorni di stipendio, dopo che erano già sotto la spada di Damocle del licenziamento.
    
    Quel giorno, la Direzione del Risparmioso era riunita in seduta straordinaria per discutere la questione e mettere a punto una strategia capace di arginare il calo dei profitti ed evitare i licenziamenti.
    
    Discussero per ore, si tirarono in faccia tutti i pesci possibili e immaginabili, si rinfacciarono colpe vere e immaginarie, si accusarono reciprocamente di fallimenti e incompetenze, finché non trovarono altra soluzione, se non cominciare a spedire le lettere di licenziamento a quindici dei cinquanta lavoratori.
    
    I licenziamenti, infatti, erano passati da ...
    ... dieci a quindici, perché nel frattempo la situazione era peggiorata.
    
    Il Direttore stava per chiudere mestamente la seduta, quando il ragionier Pasquetti, un giovane decisamente promettente del reparto promozioni, trovò il coraggio di far emergere la sua voce nella cacofonia assordante delle urla.
    
    “Scusate…”
    
    Ma nessuno lo sentì o gli diede retta.
    
    “Scusate.”, ripeté, alzandosi.
    
    Questa volta qualcuno lo notò e si voltò dalla sua parte; qualcuno cominciò a tacere.
    
    “Ha qualcosa da dire, ragionier Pasquetti?”, chiese il vice direttore (o vice direttrice) dottoressa Cancellini.
    
    Il tono non era dei più cordiali, anche perché c’era una vecchia ruggine tra i due, in quanto il ragioniere aveva rifiutato, tempo addietro, certe proposte della dottoressa… ma non voglio scadere in pettegolezzi… dico solo che qualche pensierino sul ragionier Pasquetti ce lo avrei fatto pure io, per cui posso capire l’acredine della dottoressa nel vedersi rifiutata.
    
    “Ecco, - esordì il giovane ragioniere, un po’ intimidito – partire con i licenziamenti, oltre che doloroso per quei poveracci, mi sembra avventato al momento, tanto più che ci avviciniamo alle feste natalizie.”
    
    “E allora cosa propone… ragioniere?”
    
    Era ovviamente la Cancellini a parlare, del resto lo sapevano tutti che chi comandava veramente era lei.
    
    “Ecco, io direi di fare un ultimo tentativo con una raccolta punti…”
    
    “Ah ah ah ah ah! – lo interruppe la donna – E cosa mettiamo in palio stavolta panettoni e ...
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