1. Non bacio e non succhio


    Data: 10/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... male, anzi era un magnifico quarantenne per il quale avrebbe lavorato anche gratis… con quel fisico tonico, quel volto niente male e quel filo di bianco alle tempie, che gli metteva un languore allo stomaco ogni volta che lo guardava. Decisamente, Giulio sarebbe stato uno di quei clienti che uniscono l’utile al dilettevole nel pieno senso della parola, se non fosse per quell’arnese…
    
    “Ok”, gli disse, atteggiando un’aria scocciata, che era ben lungi dal provare.
    
    Si rimise in tasca le chiavi della macchina.
    
    “Tieni”, fece Giulio esultante, porgendogli i soldi.
    
    “Oh, puoi darmeli anche dopo.”, fece Rudy con nonchalance, ma li prese e se li infilò nel fondo della tasca.
    
    Si sganciò, quindi, la cintura dei pantaloni e cominciò a sbottonarsi la patta.
    
    “No, lascia fare a me, - lo interruppe, però Giulio – voglio spogliarti io… voglio godermi tutta la tua bellezza… Sei più bello di un dio greco!”
    
    Rudy gongolava a quei complimenti, che del resto erano ben meritati: a vent’anni, o poco più, con quel fisico morbidamente modellato, quel volto armonioso e dalle chiome ricciolute, sembrava davvero provenire direttamente dall’Olimpo, a mostrarci la prova evidente della beatitudine celeste.
    
    Col cuore che gli martellava per l’emozione, Giulio sbottonò la patta fino in fondo, poi ne ribaltò le falde e, inginocchiatosi con mossa repentina, affondò il volto nell’apertura, aspirandone a pieni polmoni la calda fragranza, mentre gli passava le mani dietro il culo, carezzando ...
    ... le natiche sode e premendolo a sé.
    
    L’effluvio di profumi che si sprigionava dalla patta, un misto di colonia e di aromi virili, lo mandavano in estasi, quasi lo faceva piangere dall’emozione. Quel gesto spiazzò un poco Rudy, che comunque, dopo una breve esitazione, si lasciò andare a una leggera carezza sui suoi capelli. Tutto sommato, quella situazione non gli dispiaceva, se pensava a tanti altri clienti che avevano preteso questo e quello, forti solo del fatto che pagavano: una volta tanto, aveva la sensazione di giocare alla pari. Rudy prese a sbottonarsi la camicia, ma Giulio si rialzò e:
    
    “Lascia che lo faccia io, ti prego.”, disse e prese a slacciare i bottoni, uno dopo l’altro; poi aprì le falde della camicia e rimase a fissare estasiato il petto liscio, leggermente ombrato da una corta peluria.
    
    “Sei rasato?”, gli chiese.
    
    “Sì. Ti dispiace?
    
    “No”, sospirò Giulio, avvicinandosi a leccargli i pettorali morbidamente modellati.
    
    Rudy si sentì percorrere da un brivido involontario: col mestiere che faceva era importante dominare le emozioni e le sensazioni, ma stavolta era davvero difficile: a parte che dal fascino di Giulio, cominciava a sentirsi sopraffatto dall’ammirazione che quello gli manifestava, dalla passione adorante che coglieva nei suoi gesti.
    
    “Vieni a sdraiarti sul letto.”, gli disse l’uomo e lo prese per mano, stendendoglisi poi accanto.
    
    Tornò, quindi, a baciargli il petto, stimolandogli i capezzoli con la punta della lingua, non osando ...
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