1. Ep.1 - la mia prima singola - 1/2


    Data: 08/08/2018, Categorie: Etero Autore: Spekkio, Fonte: Annunci69

    ... l'altra scarpa premendo sulla punta, come in un gioco di sottomissione. E dalla scarpa immobilizzata, il piede entrava e usciva con un ripetuto e continuo movimento. Prima lo tirava fuori quasi del tutto e poi lo rimetteva tutto dentro. Continuamente e lentamente.
    
    Non ero ancora del tutto sotto al tavolo ma con la mano riuscivo a toccare il foglio. Me ne disinteressai e con la mano destra afferrai il piede libero, che non poteva più immobilizzare l'altro. Ma prima di smettere il suo gioco dominante, lo schiacciò un'ultima volta affinché pure l'altro si potesse liberare.
    
    Con la mia mano presi il piede da dietro, quasi alla caviglia e portando la mano sotto, sulla pianta, lo avvicinai a me. Lei distese la gamba e venne ad appoggiarlo sulla parte vuota del mio sgabello, proprio davanti al mio uccello. In quel momento sentii un movimento involontario dei muscoli dell'inguine, proprio in concomitanza con il suo furtivo strusciamento sulla mia coscia sinistra. Era il piede, a quel punto, che stava comandando il movimento della mia mano.
    
    Mi tirai su e tornai ad essere seduto con le gambe divaricate. Il suo piede era eretto e poggiava sul tallone. Aveva delle splendide dita smaltate di rosso. Un rosso acceso. Le dita non erano ferme, si muovevano continuamente come se volessero afferrare qualcosa. Ma il resto del piede era immobile.
    
    Si mise in una posizione più comoda per raggiungere meglio il mio sgabello. La guardai e fece cenno di rilassarsi spostandosi con la ...
    ... schiena all'indietro e con il bacino in avanti.
    
    Io le presi il piede con entrambe le mani e feci altrettanto, dandole modo di poter sentire il mio uccello sotto ai pantaloni. Fece un po' di pressione con la pianta del piede e ci fu una reazione notevole lì sotto. Sentivo l'uccello che si stava ingrossando, sebbene non fosse ancora duro. Ma la situazione era davvero eccitante. Guardavo più il piede che lei e lo cingevo con entrambe le mani, accarezzandone il collo e spingendolo verso di me ad ogni occasione. Mi resi conto che involontariamente, ogni tanto, mi spostavo in avanti con lo sgabello, per farlo sfregare di più.
    
    Lei iniziò a muovere il piede con dei movimenti roteatori e piegando tutte le dita contemporaneamente, lo strusciava su di me.
    
    Si chinò sul tavolo e mi disse di avvicinarmi. Feci lo stesso, mentre mi faceva cenno tirando l'indice della mano destra verso di se. Mi chinai ma rimasi con una mano sul suo piede, stringendolo.
    
    Alla distanza di 20 centimetri, con lo sguardo fisso nei nostri occhi mi sussurrò:
    
    - "Abito qui vicino..."
    
    Le presi la mano come fanno i principi con le principesse nei film. Mollai il piede con l'altra mano e lentamente feci cenno di alzarmi. Lei si ricompose e fece altrettanto. Le lasciai la mano per rimettere le decolletè e prendendo la borsa, si alzò, senza guardarmi.
    
    Quando le lasciai la mano, la misi in tasca per raddrizzare l'uccello e cercare di non far vedere che mi stavo iniziando ad eccitare. Ci avvicinammo verso ...