Ep.1 - la mia prima singola - 1/2
Data: 08/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Spekkio, Fonte: Annunci69
Era l'autunno di circa 3 anni fa quando decidemmo di incontrarci. Ci demmo appuntamento vicino ad un locale a Pontedera ma nessuno dei due volle essere il primo ad arrivare. Mentre io tergiversavo dall'altra parte della strada, lungo l'argine dell'Arno, lei era poggiata con il culo sul muretto accanto al pub, e faceva finta di telefonare.
Ci eravamo entrambi visti ad una distanza di 20-30 metri. I nostri contorni non erano chiari per nessuno dei due, ma posso dire con certezza che mi ricordo bene il suo profilo. I capelli castani, lunghi e lucidi, lisciati da poco ed in attesa attrarre nuovamente l'umidità che li avrebbe resi ancora una volta mossi. Il colore degli occhi certamente non si vedeva da quella distanza ma la fisionomia del viso ed il corpo longilineo si. La sinuosità delle forme non accompagnava quella ragazza e questo mi rese ancora più interessato. D'altronde, sono sempre stato attratto dalle ragazze magre.
Restammo a distanza per quasi 10 minuti. Chi giocando col telefono, chi facendo finta di aspettare un amico, guardando l'orologio ogni 3 o 4 auto che passavano nella strada che ci separava.
Lo sguardo iniziò ad essersi incrociato almeno 4 o 5 volte e si stava formando una trama che andava sciolta prima di diventare troppo fitta. Attraversai la strada e le andai incontro. Lei si destò appena ebbi raggiunto il suo lato, alzò il culo dal muretto, prese la borsa e se la mise a tracolla. Mi venne incontro di 2 o 3 passi ed attese che mi avvicinassi, ...
... tenendo lo sguardo su di me ed abbozzando un sorriso che si faceva sempre più ampio.
Giunto in prossimità, invasi con decisione il suo spazio personale e non si spostò di 1cm. Le porsi la mano destra e lei ricambiò presentandosi. La serata stava iniziando bene.
- "Ciao, piacere, Spekkio".
- "Piacere Elisa"
- "Finalmente ci conosciamo..."
...
...ci intrattenemmo in una rapida conversazione ed andammo quasi subito a sederci nel locale. Ordinammo entrambi una birra e parlammo di tantissime cose. Il tempo stava volando ed il locale stava iniziando a riempirsi. Erano quasi le 22.
La fissai decisa negli occhi e non dissi niente per una decina di secondi. Lei fece la stessa cosa. Era scontato che l'interesse c'era da entrambe le parti. La lunga conversazione aveva già messo sul piatto una buona dose di attrazione mentale oltre che fisica.
Ruppi quel silenzio con un sussurro basso ma deciso:
- "Adesso mi cadrà questo pezzo di carta ed io dovrò scendere sotto il tavolo per raccoglierlo"
- Lei continuò a fissarmi senza dire nulla, ma si mise il dito medio della mano destra sul labbro inferiore e poggiò il gomito a sorreggere la testa, quasi in attesa che ciò accadesse.
Mi spostai indietro con la sedia. Era di quelle senza schienale, come si vedono spesso nei pub. Potei sporgermi all'indietro per vedere bene i suoi piedi e vidi che non stava indossando le scarpe.
Una delle decolletè nere lucide appuntite era di lato. Intanto il piede libero teneva ferma ...