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Il padrone
Data: 07/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Raluka, Fonte: EroticiRacconti
Stavo guidando verso casa sua quel caldo venerdì sera di luglio. Ero emozionata,avevo appuntamento per le 22. Era la prima volta che mi invitava nella sua tana,era solito usarmi in uno squallido cinema a luci rosse dove si dilettava ad esibirmi ed offrirmi come una puttanella. Un misto tra timore ed eccitazione mi stava attraversando tutto il corpo quando improvvisamente mi trovai davanti a casa sua. Una piccola villetta in periferia di Modena in un grazioso quartiere residenziale. Suonai il campanello e come da accordi mi fece entrare,presi il corridoio sulla destra fino all'ultima porta sulla sinistra dove c'era un piccolo bagno di servizio. Entrai,dovevo cambiarmi e trasformarmi in Raluka,la sua cagna. Mi aveva dato disposizioni precise,non voleva vedermi in versione "normale da tutti i giorni" diceva che ero un'inutile maschietto come tanti. Aprii il mio zainetto nero sul pavimento .Estrassi le mie calze a rete con giarrettiera che furono le prime ad essere indossate,un corsetto imbottito nero e perline,l'inconfondibile parrucca nera con i codini dalle parti come piacciono tanto a lui perchè mi danno un'aspetto da lolita,scarpe aperte nero lucido con tacco del dieci,una mini rosso fuoco cortissima da coprire appena il perizoma rosso nero di pizzo. Dopo aver smaltato le unghie anch'esse di un volgare rosso lucido e truccata con un bel rossetto abbondante resistente all'acqua non mi restava allacciarmi ...
... l'immancabile collare di borchie nero con agganciata una catena da cane di grossa taglia. Una volta pronta mi incamminai verso il soggiorno al primo piano dove mi aspettava. La stanza era semibuia,illuminata solo dallo schermo del televisore al plasma che proiettava un film porno. Era seduto su di una grossa poltrona in pelle davanti allo schermo. "Vieni" mi disse Mi fece inginocchiare in terra di fianco a lui rivolta verso lo schermo. Il film era appena iniziato dove una giovane giapponesina sopra ad un'autobus stava subendo delle avances sempre più esplicite senza potersi sottrarre da dei vecchi pervertiti. Fu inizialmente toccata nelle sue parti intime in pubblico da parecchi sconosciuti per poi cedere costretta in ginocchio a succhiarli tutti e farsi ricoprire di caldo sperma e non solo. Nel frattempo sentivo sulla mia testa dolci e ripetute carezze come un padrone fa con il suo animale domestico e rivolgendosi a me disse: "Allora cagna stasera ho una sorpresa per te, guarda sul tavolo". Accesi la luce e vidi una grossa scatola. La aprii e dissi con stupore "Per me?". Era uno stupendo paio di stivali con il tacco a spillo di pelle nera che calzavano fin sopra il ginocchio. "Forza indossali, ho in mente di portarti fuori stasera!". Li misi e quando mi specchiai sembravo una perfetta battona da strada,quasi un metro e novanta di carne da offrire a piacimento a chiunque lo avesse voluto. Salimmo sulla sua grossa station wagon,non ...