Curriculum vitae
Data: 05/09/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Nobody72, Fonte: Annunci69
... dentro.”
Continuò: “Alzati e fatti vedere”; Federica, sempre imbarazzatissima, tirò indietro la sedia, si alzò in piedi fece il giro della scrivania andandosi a fermare di fronte a Marco, il quale la invitò a camminare.
Federica eseguì l’ordine, si avvicinò alla porta dello studio e quando stava per girare la chiave della serratura per chiudere la porta Marco la fermò: “ Non farlo!.”
Si bloccò e girandosi verso di lui disse: “Ma se arriva qualcuno?”
“Non arriverà nessuno, poi hai detto di volerti sentire puttana, quindi qual è il problema?.”
In contrasto con quanto gli diceva la razionalità si allontanò dalla porta e tornò verso Marco che intanto la stava studiando.
Aveva una minigonna che le arrivava poco sopra il culo, ben proporzionato, calze a rete nere, scarpe con tacco.
“Fermati ora” le disse improvvisamente.
Federica si bloccò, sempre con voce calma, rimanendo seduto le disse: “Bene Federica, ora vorrei sapere da te cosa credi che succederà ora?”
Tenendo gli occhi a terra, con voce flebile rispose: “Penso che mi scoperai.”
“Non ho sentito, alza la voce stronza! Hai paura di farti sentire? Guardami in faccia quando ti parlo e quando mi rispondi!” le disse Marco.
Alzò lo sguardo e dopo un momento di esitazione disse a voce udibile: “Penso che mi scoperai.”
“E’ questo che vuoi?” le chiese.
“Si” rispose lei.
“Spogliati!” le intimò.
Federica si tolse tutto rimanendo completamente nuda, nuda davanti ad uno sconosciuto, da quando ...
... si era sposata, ormai 15 anni prima, non si era mai più spogliata per un altro uomo che non fosse il marito.
“Tuo marito ti scopa?” le chiese.
“Si” fu la risposta.
“E ti piace come ti scopa?”
“No”
“Perché?”
“Perché non mi fa sentire abbastanza troia.” Fu la risposta
“Girati!” le ordinò in maniera perentoria.
Senza dire una parola si girò, guardava la porta del suo ufficio mostrando a Marco il suo culo.
Senti che Marco, alle sue spalle, stava facendo qualcosa ma non riusciva a capire cosa; nella testa aveva mille pensieri, si accavallavano, e se qualcuno bussava alla porta cosa dovevo fare? Dove mi sarei nascosta? Cosa mi sarebbe successo ora? Si stava togliendo i pantaloni per scoparmi?
Improvvisamente trasalì, emise un urlo, qualcosa l’aveva colpita sul culo, ancora un altro colpo, ancora un altro urlo.
“Vuoi che qualcuno arrivi e ti veda cosi?” le disse Marco.
“Urla più forte se vuoi questo, ”continuò.
Neanche il tempo di finire questa frase che colpì ancora Federica sul culo, solo che questa volta lei non urlò.
Continuò a colpirla, una, due, tre, quattro, cinque volte, tra culo, schiena e gambe, non urlava più ma ogni volta emetteva dei gemiti sommessi, dolore o piacere?
Dopo un lasso che Federica non riuscì a quantificare Marco smise di frustarla e le disse: “Ora rivestiti a vai a casa.”
Sorpresa da ciò si girò verso di lui, che nel frattempo si stava rimettendo la cintura, fece appena in tempo a pronunciare : “Ma io..” che ...