1. Ehi, scusa


    Data: 07/08/2018, Categorie: Lesbo Tradimenti Autore: Anolinda, Fonte: RaccontiMilu

    ... consigli come se fosse mia figlia. Fu in quei momenti che appresi la sua tenera età; aveva appena ventisei anni. Mi persi a parlare dei miei studi, riportando in vita ricordi che credevo fossero stati dimenticati, accorgendomi che se fossi tornata indietro avrei fatto esattamente le stesse scelte. Elisa ascoltò attentamente i miei racconti e al termine mi rivolse i complimenti per il coraggio che avevo avuto in alcune situazioni. Mi sorrise amichevolmente, almeno così pensai, finché non avvertii un suo piede strusciare dolcemente sulla pianta superiore del mio piede destro contenuto in scarpe a sandalo marroni con un leggero tacco. Il suo tocco fugace mi fece avvampare e lei scatenò una sfilza di lusinghe con un tono malizioso che mi fece perdere in breve tempo le inibizioni. Ero stordita quando mi ritrovai le sue labbra premute sulle mie. Un bacio che mi scosse tra le gambe finché il trillo e la vibrazione del mio cellulare nella tasca dei pantaloni non ci separò. Elisa ritornò al suo posto mentre goffamente estraevo la tecnologia dalla tasca e diedi un rapido sguardo al messaggio inviato da mio marito.
    
    – Abbiamo quasi finito, manca poco. Ti chiamo quando ho fatto. Baci. –
    
    All’improvviso mi ritrovai le mani sulle mie spalle. Mi voltai, Elisa era proprio dietro di me e posai il cellulare sul tavolo e mi abbandonai ad un nuovo bacio. Le nostre lingue s’incontrarono più volte e si intrecciarono passionalmente. Elisa mi teneva il volto tra le mani e con il pollice mi ...
    ... sfregava le guance. Liberandosi un attimo dalle mie labbra mi fece alzare dalla sedia permettendomi di sedermi sul bordo del tavolo. Mi schiuse le gambe e si posizionò tra di esse; I nostri seni si sfioravano mentre le nostre mani indiscrete toccavano una il corpo dell’altra da sopra i vestiti. Brividi libidinosi mi fecero fremere piacevolmente finché Elisa non mi aiutò a togliere la maglietta e il reggiseno. I miei seni pieni e con i capezzoli inturgiditi vennero accarezzati dalle sue bramose dita; Elisa era quasi alla loro altezza e cominciò un piacevole lavoro di gioco e suzione. Nel frattempo che le sue mani li soppesavano, la sua lingua unita alla sua bocca passava in rassegna le loro vette in maniera alternata e mi ritrovai a dover sopprimere diversi gemiti.
    
    La situazione era ormai degenerata e di lì in poi realizzai che poteva solo andare meglio; così senza chiedermi il permesso, Elisa mi fece alzare in piedi e mi sbottonò i pantaloni mettendo le mani direttamente nelle mie mutandine. Passò le sue dita sul mio ciuffetto di peli e scivolò sempre più in basso mentre mi baciava avidamente. La sua mano fece ben presto la conoscenza della mia vagina calda e umidissima. Grondavo di umori tra le gambe e lei non perse tempo; due dita penetrarono al mio interno facendomi sussultare. Le mie pareti le accolsero con grande fervore e sentirla scorrere lentamente dentro di me mi provocò una tempesta d’emozioni. Gemevo nella sua bocca provando un piacere irresistibile nella ...