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    Data: 02/09/2023, Categorie: Etero Autore: Sofy0000, Fonte: Annunci69

    Come ogni giorno da 15 anni ormai, ogni mattina si presentava sul luogo di lavoro alle 8 in punto. Ne' prima ne' dopo.
    
    Una persona fortemente abitudinaria, precisa ed organizzata.
    
    Le sue giornate cominciavano col rito del bagno caldo alle 6.30, della solita lettura del solito quotidiano che il solito ragazzo lasciava sull'usuale uscio di casa.
    
    Seguiva poi un'abbondante colazione fatta di un semplice porridge a cui però aggiungeva sempre una manciata di mirtilli - forse un lontano ricordo delle vacanze estive trascorse in Val gardena con la nonna materna-.
    
    Il luogo di lavoro era poco distante.
    
    Non amava prendere ne' la macchina né i mezzi pubblici. E così ogni mattina di ogni stagione, alle 7.40 usciva dalla porta di casa salutando affettuosamente Nico, il suo amatissimo gattone e andava al lavoro.
    
    Sempre così, ogni giorno.
    
    L'educazione impartita fu sempre estremamente rigorosa e sicuramente fu lasciato poco spazio al lato creativo/fantasioso della persona.
    
    Colpa sicuramente del fatto che il padre era un comandante militare dell'esercito.
    
    Ma andava bene così. Con quelle regole ferree che poco spazio lasciavano alle emozioni.
    
    Ma torniamo.....in ufficio!
    
    Il suo lavoro veniva svolto in modo egregio non certamente in mezzo a mille difficoltà!
    
    Essere direttore di un carcere maschile dall'età di 35 anni non è certamente cosa semplice per una giovane donna, per di più dalle forme così gentili ed armoniose da far invidia alle coetanee che ...
    ... riempivano le pubblicità sui giornali. Una donna molto femminile nell'aspetto! Un dono? Una disgrazia? Chi lo sa. Però era la realtà.
    
    Non era altissima, ma le sue proporzioni erano invidiabili:
    
    I capelli leggermente mossi color ambra le fasciavano un viso tondo e delicato nell'insieme, aveva occhi di un nero profondo che esaltava con un filo di trucco.
    
    La bocca non grande ma con i contorni ben definiti e sempre con un velo di lucidalabbra che dava sul rosa...
    
    Le cosce erano toniche per via delle lunghe sedute in palestra così come pure le braccia. Esili ma al tempo stesso forti.
    
    L'incarnato era assimilabile al viso di una bambola di porcellana: liscio, uniforme, quasi angelico.
    
    Il seno era decisamente prosperoso: tondo, pieno, con i capezzoli sempre turgidi che si intravedevano attraverso le soffici camicie che era solita indossare.
    
    Mai scollate, ma dannatamente attillate, che facevano fantasticare i più....
    
    La sua professionalità era riconosciuta a tutti i livelli: dalle guardie, dalle associazioni benefiche che facevano donazioni , dai "poteri forti " , ma persino dagli stessi carcerati.
    
    Quel suo modo di fare sempre gentile e cordiale, a tratti efficacemente dolce, nascondeva una risolutezza e una forza d'animo incredibili, unite poi a tanta, tantissima autorevolezza.
    
    Quella mattina verso le 12 erano in arrivo 3 detenuti in trasferimento da un altro carcere.
    
    Cominciò a leggere le schede di ognuno di loro , come era solita fare in quelle occasioni e ...
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