1. La villetta ereditata


    Data: 02/09/2023, Categorie: Etero Autore: Alchimista980, Fonte: Annunci69

    ... suo viso, infilando due dita nella sua bocca per fargliele leccare.
    
    Improvvisamente mi allontanai dal suo corpo, mi inginocchiai alle sue spalle e con un movimento repentino e deciso le abbassai il jeans, portando giù anche le mutandine che indossava.
    
    “Ora sarai mia!”, urlai rialzandomi e contemporaneamente abbassandole la schiena.
    
    Gustai per qualche secondo quel bel sedere completamente nudo e, senza alcun preavviso, penetrai con forza la vagina di Celeste mentre con la mano destra le tenevo schiena abbassata.
    
    Entrai con così tanta violenza che il suo corpo ebbe un sussulto, mentre lei lanciò un grido misto di dolore e piacere.
    
    Iniziai a scoparla con foga, il mio pene si faceva spazio agevolmente nella sua vagina completamente bagnata.
    
    I colpi si facevano sempre più frenetici, eravamo come due animali nell’atto dell’accoppiamento.
    
    Il mio respiro era sempre più ansimante, mentre Celeste tratteneva a stento le proprie grida di piacere. Sentivo le sue gambe tremare.
    
    Stavo giungendo all’apice del piacere, mi staccai con forza, la girai ...
    ... e con un movimento deciso la feci inginocchiare ai miei piedi.
    
    Vidi il viso di Celeste completamente trasfigurato, arrossato dalla calura ma, soprattutto, dall'eccitazione: i suoi occhi mi imploravano di regalarle il mio nettare e aprì la bocca in attesa.
    
    Strinsi il mio pene e, lanciando un grugnito animalesco, esplosi indirizzando il getto nella sua bocca.
    
    Celeste ricevette tutto il mio sperma e, non soddisfatta, riprese a pompare la mia verga e a leccarla con avidità.
    
    Ero esausto, ma Celeste era ormai in trance, con gli occhi persi nel vuoto.
    
    La rialzai e la baciai. Sentii il sapore del mio sperma.
    
    Ci abbandonammo in un abbraccio che sembrò durare un’eternità.
    
    L’aiutai a rivestirsi e, come se nulla fosse, ritornammo nel fresco del porticato.
    
    Celeste faceva fatica a guardarmi, era soddisfatta ma imbarazzata: “Perdonami, non so cosa mi sia capitato. È la prima volta che mi succede una cosa…del genere!”
    
    “Anche a me non era mai accaduto” risposi, “ma è stato bellissimo!”.
    
    I nostri corpi si riavvicinarono e ci baciammo dolcemente. 
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