La villetta ereditata
Data: 02/09/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Alchimista980, Fonte: Annunci69
... lasciavano intravedere un fisico niente male. Ma, soprattutto, il suo sorriso ed il suo sguardo mi colpirono piacevolmente.
“Ero sicura fosse lei. Solo un avvocato può venire vestito così elegante al catasto!”, esclamò con tono cordiale e senza malizia.
Ci stringemmo la mano ed entrammo nella sala d’attesa del Catasto, dove fortunatamente riuscimmo a richiedere e ritirare velocemente la documentazione che ci interessava.
Usciti, le proposi di prendere qualcosa da bere visto il gran caldo.
Inaspettatamente lei mi rispose: “Avvocato, mi perdoni, le va di accompagnarmi nella casa che ho ereditato? Si trova veramente a cinque minuti da qui. Così le faccio vedere qual è la parte del confine controverso e con l’occasione ci beviamo qualcosa di fresco lì. In questi giorni mi sono trasferita lì per stare al fresco ed ho il frigorifero ben fornito”.
Rimasi un po’ spiazzato da questa proposta che, comunque, non celava alcuna malizia e, in cuor mio, ammisi che era veramente piacevole trovarsi in compagnia di questa bella donna e che c’era qualcosa di lei che mi attraeva fortemente.
Accettai. Ognuno salì sulla propria macchina ed io la seguii fino alla villetta, dove arrivammo veramente in cinque minuti: era una graziosa casetta immersa nella campagna, con un bel porticato che la circondava.
Ci accomodammo seduti intorno ad un piccolo tavolo e, sorseggiando entrambi una birra fresca, iniziammo a parlare del più e del meno.
La spontaneità della situazione e la ...
... piacevolezza della chiacchierata spinsero entrambi a lasciare i convenevoli e passammo dal “Lei” ad un più confidenziale “Tu”.
Appresi che Celeste faceva l’infermiera, che era separata da molto tempo e che aveva avuto una vita abbastanza complicata che l’aveva forgiata nella persona che era adesso.
Rimasi piacevolmente colpito: era una donna che aveva avuto delle difficoltà ma, nonostante tutto, era sempre sorridente ed aveva un tono ed un modo di fare sempre cordiale e calmo.
E, poi, era davvero una gran bella donna, ed il sottoscritto non rimane mai immune al fascino di una bella femmina.
La camicetta leggermente sbottonata faceva intravedere un seno piccolo ma ben tornito ed un collo elegante, sul quale i capelli neri scendevano leggeri. Notai, poi, che i jeans mettevano in risalto un bel sedere e delle bellissime gambe.
Ero al cospetto di una donna che mi piaceva tantissimo e iniziai a pensare che eravamo anche soli, lontano da tutti.
Immediatamente ricacciai indietro i primi pensieri maliziosi che la mia testa aveva iniziato a partorire, decidendo di proseguire nell’informalità della chiacchierata ma senza esagerare, anche se dentro di me aumentava il desiderio di osare.
All’improvviso Celeste si alzò: “Vieni Andrea, ti faccio vedere il confine col terreno dei vicini, così puoi constatare di persona qual è il problema”.
Mi alzai anche io e la seguii nel giardino, ricevendo la conferma, camminando dietro di lei, che Celeste era dotata di una bellissimo ...