Benvenuti a villa mary
Data: 31/08/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... presto in tutta la vallata e zone limitrofe.
Poi, attraverso annunci su siti specializzati, ci trovammo a fronteggiare da subito un lavoro abbastanza consistente.
Dopo soli tre mesi, avevamo già un nutrito numero di clienti per l'agriturismo.
Dovevamo partire con il privè e aspettavamo l'occasione buona, che non poteva tardare ad arrivare.
Un pomeriggio ricevetti una telefonata di una persona che chiedeva di visitare la struttura per un evento privato: il compleanno della moglie, e voleva esser certo che la location fosse all'altezza delle proprie aspettative.
"Le dico subito, a scanso di equivoci, che per questo fine settimana siamo già al completo, per cui..." non finii la frase che l'altro aggiunse:
"No, dovrebbe essere per l'altro venerdì"
Gli fissai un appuntamento per il giorno successivo verso le sedici, massimo sedici e trenta.
Eravamo in pieno fermento per organizzare al meglio un altro evento: si laureava la figlia di una persona molto importante del posto e avevano scelto proprio la nostra villa per festeggiarla.
Informai subito Maria della telefonata e vidi i suoi occhi brillare.
Sì brillare!
Maria aveva occhi che parlavano da soli e spesso un suo sguardo era più esplicito di un discorso.
All'epoca, poco più che cinquantenne, un metro e settanta per sessantacinque chili, capelli castano chiari a caschetto che sulla fronte disegnavano una frangetta sempre ben curata. Sapeva come mantenersi in forma: un po' con la ginnastica, un ...
... po' con la dieta, un po' con il suo modo di vestire, sempre impeccabile e il pochissimo trucco che metteva in risalto lo splendore di quegli occhi, neri e profondi, che a volte dolcemente ti portavano in cielo, ma, in altre, potevano fulminarti.
Labbra carnose, su una bocca perfetta, sia per i denti che per la lingua, che sapeva usare con gran maestria.
Una quarta abbondante di seno, due areole scure che contrastavano il candore della pelle circostante, grandi come una margherita aperta, sovrastati da due capezzoli bruni, piatti e quasi tutt'uno con l'areola, ma che s'impuntavano di brutto al solo tocco di una carezza.
Un pancino appena appena accennato, al cui centro si apriva la cicatrice ombelicale, tonda e perfetta come la "O" di Giotto.
Ma è scendendo più giù che il quadretto dimostrava la perfetta opera della natura.
Il Monte di Venere, rialzato quel tanto per celare una vagina con due grandi labbra che sporgevano e che disegnavano un ingresso ancora stretto, nonostante due gravidanze.
Un ciuffetto di serici peluzzi partiva dalla parte alta e saliva verso il ventre per quattro o cinque centimetri.
Poi il culo, autentica perfezione della natura, ricordava davvero la cassa di risonanza di un mandolino: due natiche dure, sormontate da due fossette, che tracciavano un solco bellissimo nella fattura, ma che nascondevano alla vista, come uno scrigno, il buchino roseo simile ad una boccuccia da baciare.
Decisamente mostrava meno dei suoi anni.
"Quindi ...