Benvenuti a villa mary
Data: 31/08/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... mentre rientravo per darmi una pulita, vidi una Mercedes grigia che stava entrando.
Capii che si trattava del signore della telefonata.
Corsi dentro e avvertii Maria di intrattenerlo, mentre mi davo una sistemata.
Fui da loro in cinque minuti.
Mia moglie li aveva fatti accomodare, nel nostro studio, nel salottino a fianco della sua scrivania.
"Mio marito" disse e stesi la mano prima alla signora e poi all'uomo.
"Piacere, mi chiamo Giorgio e lei - indicandomi la donna che l'accompagnava - è Ester"
"Molto lieto, Federico; la signora è la festeggiata?" chiesi
"No Ester è la migliore amica di mia moglie Elena, e sta aiutandomi ad organizzare la festa. Mia moglie non sa nulla e deve essere una sorpresa".
Tutti e due indossavano occhiali scuri, quasi a mascherare il viso, forse per lasciare una sensazione di incognito.
Lui un bell'uomo, sulla cinquantina, sul metro e ottanta. Un sottile e curato filo di barba, ingentiliva il viso, fisico asciutto e forse pure leggermente palestrato, vestiva sobrio ma elegante, un jeans stretto ma di marca, che metteva in risalto un bel pacco tra le gambe, che mia moglie aveva subito notato, camicia a righini stretti, senza cravatta, mocassini.
La signora Ester doveva avere una cinquantina di anni, bel viso con poco trucco e con un filo di rossetto sulle labbra, capelli castani molto ben pettinati, lunghi fin sulle spalle. Alta, al "naturale", un metro e sessanta, o giù di lì, ma con i tacchi, che slanciavano il ...
... personale, munito di belle gambe, superava il metro e settanta, una quarta abbondante di seno, che celava quasi un pancino appena prospiciente. Tutto sommato era anche un tantino rotondetta.
Indossava un vestito giallo pallido con una gran bella scollatura.
Per metterli a proprio agio proposi subito il tu, che entrambi accettarono come una condizione amicale.
Per prima cosa chiesero di vedere la struttura e, cominciando dal solarium, che fu molto apprezzato, scendemmo alle camere da letto.
"Sono tutte libere?" chiese la Ester
"Generalmente sì, perché?" domandai.
"Anche la centrale?" chiese ancora.
In effetti quella era la camera nostra: era la più bella e luminosa, ma siccome i clienti hanno diritto di scelta, guardando negli occhi Mary e interpretando un suo cenno di assenso, proseguii:
"Sì, certo, ma perché? Volete anche pernottare?" mi sbilanciai.
"Certamente!" decisa.
Poi passammo al parco ed alla piscina e, infine, li introdussi nel privè.
Rimasero favorevolmente colpiti, letteralmente senza parole, e proprio Giorgio, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, disse :
"Sì, è giusto quello che fa per noi, vero? - rivolto all'amica - Vogliamo ritornare in ufficio?"
Passando davanti al bar, mi diressi dietro al bancone e stappai una bottiglia di prosecco, riempiendo quattro calici.
"Stuzzichini?" chiesi e, alla risposta negativa, li guidai nel mio studio.
"Congratulazioni! Una location elegantissima e raffinata, ma veniamo ai ...