L’autista del direttore
Data: 28/08/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... di non risparmiarle nulla. Avrei obbedito. La aiutai a smontare da quelle meravigliosa giostra per adulti e prendemmo una breve pausa brindando assieme. Poi la portai in camera. La puttanella che era diventata non aveva più remore a prendere addirittura l’iniziativa; mi fece sdraiare e riprese il suo succoso lavoro di bocca, sbavando fiotti di saliva su di me, per poi iniziare a scendere. Avvertii la sua lingua impertinente sul perineo. Poi ancora più giù! La Marchesina mi stava viziando con un bacio davvero speciale e intimo. Godetti a lungo la sensazione di calda umidità e la il suo insinuarsi nel mio luogo più segreto. Anche quello venne accuratamente documentato, anche se temo la mia mano tremolasse parecchio.
Quindi ripresi il comando e fu la mia lingua a entrare nel suo culo. Le bellissime natiche erano divaricate. Il buco lucido di saliva e ormai pronto ad essere profanato. Il Manager, di lì a poco, avrebbe goduto di uno spettacolo osceno. Un primo piano ravvicinato del culo della moglie con la cappella del Lupo che iniziava inesorabilmente a spingere. Il Manager avrebbe visto quel buco cedere, aprirsi, dilatarsi. Avrebbe visto la sua timida mogliettina essere inculata da un altro uomo e godere profondamente di quella penetrazione così intima. La Marchesina amava essere inculata. Lo sapevo già. L’essere lì da sola con me le permise di concentrarsi unicamente su sé stessa, sui suoi desideri e sulle sue sensazioni. Godeva la troia; la sentivo godere e gemere mentre ...
... si faceva sfondare senza opporre resistenza e anzi, su mio suggerimento, iniziò a masturbarsi fra cosce. Avvertivo il movimento delle sue dita sulle palle nel momento in cui affondavo completamente in lei.
Finché.
Finché avvertii di essere arrivato al limite estremo. Ancora una volta il Manager si era raccomandato “voglio vedere che le vieni in bocca. So che fa fatica con questo e perciò mi eccita ancor di più”. La situazione così forte che la donna aveva vissuto l’aveva travolta al punto che non credo ebbe problemi a obbedire per l’ultima volta. Telecamera in una mano, mi masturbavo selvaggiamente davanti alla sua bocca aperta, alla sua lingua protesa. Ripresi ogni attimo. Il gonfiore spasmodico che precede l’orgasmo, il primo violento schizzo di sborra che le colpì le labbra aperte. Per quando mi fu possibile non sprecai una sola goccia cercando di indirizzare tutto direttamente verso la sua gola. Non aveva altra scelta se non ingoiare per non soffocare, come suo marito e il lupo desideravano. Fu brava e non sprecò una goccia.
Quando mi chiese di riaccompagnarla giù scesi con lei. In silenzio sul marciapiede aspettammo pochi istanti. La sagoma scura di un lussuoso Van si accostò. Ne scese un uomo, l’Autista. Non disse nulla e si limitò a salutarmi per poi aprire la portiera alla moglie del suo direttore. Ma se ancora avesse avuto un dubbio su ciò che la Marchesina, era andata a fare sono certo che svanì in quell’istante. Lei aveva gli occhi felici e il viso disteso ...