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L’autista del direttore
Data: 28/08/2023, Categorie: Tradimenti Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... il tempo e gli incontri lo avevano indotto ad abbandonare qualsiasi diffidenza o sospetto verso di me. Quando comprese che nelle mie mani la Marchesina sarebbe stata protetta e rispetta quando nelle sue e quando comprese che questo alleato era lo strumento più efficace per arrivare ai suoi perversi obiettivi, mi lasciò carta bianca. Mi diede addirittura un aiuto logistico inviando il suo autista ad accompagnare la moglie e riportarla poi a casa. Mentre attendevo l’arrivo della donna che sarebbe stata a mia disposizione lo spazio di qualche ora, immaginavo la scena che si stava svolgendo. Lei stava svolgendo il suo ruolo di mamma affettuosa, aveva fatto cenare i bambini affidandoli poi alla nonna. La vedevo con l’immaginazione rimboccare le coperte e dare il bacio della buonanotte ai suoi bimbi. Ma indossando già gli abiti sexy che le avrei ordinato di togliere di lì a poco. La vedevo salutare la nonna dandole le ultime raccomandazioni. Chissà cosa le disse per motivare la sua uscita mentre il marito si trovava a migliaia di chilometri? Chissà quanto batteva il suo cuore quando, coperta da un lungo cappotto che ne celava il cortissimo vestito, uscì di casa e si avvicinò silenziosa all’automobile aziendale? E ancora, cosa diavolo pensò l’autista che ben conosceva lei e il marito? La moglie del Direttore che si fa portare in una casa privata una sera, dicendogli di tornare a prenderla a mezzanotte. Molto, molto sospetto. Molto intrigante. Molto cinematografico. Godevo ...
... nell’immaginare l’imbarazzo di lei al pensiero che il fidato autista, quasi certamente, avesse compreso tutto. Sono sicuro che le sue guance erano rosse di imbarazzo quando salì a bordo. Ma non si fermò e non desistette. La sua voglia di trasgressione andava oltre tutto il resto. Suonò il citofono. Finalmente la mia preda era lì. Era giunta alla tana del lupo per essere divorata. Entrò a casa con quel sorriso timido che mi aveva conquistato fin dal primo istante. Quando si tolse il cappotto ammirai una volta ancora il suo corpo elegante e apparentemente inaccessibile. Avevo già predisposto l’altalena per adulti fissata a un robusto tassello. La scena era rischiarata dalla luce rossa e da numerose candele disposte sul tavolino. Il modesto soggiorno era come trasfigurato da quella luce onirica e dalla bellezza della donna. Aveva portato un telefono per riprendere tutto ciò che sarebbe successo. Il Manager stava impazzendo all’idea di vederla. Li avrei volentieri accontentati. Tutto ciò che desideravo ora era fottere la Marchesina e godere di lei come di una cagna. Sentivo che anche lei si fidava completamente di me che non si sarebbe fermata. Dietro la sua imperturbabilità ero certo che il suo cuore fosse in subbuglio. Ero certo che la sua figa era già umida. La presi fra le braccia e iniziammo a baciarci. Prima dolcemente, poi con passione. La moglie non attendeva che quello, il momento di lasciarsi completamente andare. Era docile creta nelle mie mani. La sua bocca cercava ...