1. Moglie altrui, che piacere. Cap 1


    Data: 26/08/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... Sembrava fragile ed arrendevole bisognosa di coccole. In quel mentre decisi: adesso o mai più. Male che vada mi scuserò dicendo che è stato l’alcool a farmi fare una stupidata, sperando la bevesse. Le riempii nuovamente il calice che aveva svuotato velocemente Eravamo in piedi, una in fronte l’altro, in un silenzio imbarazzante sempre più intenso e forse fu l’ansia a farle trangugiare lo spumante. Ebbe un movimento strano. Un giramento di testa? Un po’ preoccupato le dissi: sediamoci un attimo sul divano. Disse: non è nulla e parve riprendersi tant’è che le riempii nuovamente il calice ed anche il mio. Poi brindai a lei alla sua nuova esperienza americana e nel far questo mi avvicinai a lei quasi a toccarla e poi mi allungai e la baciai, prima sulla guancia e poi sulla fronte e non trovando resistenza sul piccolo naso ed infine finalmente posi le la labbra sulle sue. Feci le cose senza fretta le diedi il tempo di sottrarsi alle mie intenzioni. Lei con la flute in mano, ferma, mi lasciava fare. Tenendo le labbra sulle sue appoggiai il mio calice sul mobile poi presi dalle sue mani il suo e lo poggiai a fianco il mio. A seguire la presi tra le braccia e senza interrompere il bacio la feci spostare e stendere sul divano seguendola e sovrastandola con il mio corpo. La mia lingua era entrata nella sua bocca e sentivo il piacere che mi dava poggiarla sulla sua. Una mia mano gentilmente si era infilata sotto la maglietta e risalendo spostando il reggiseno si era impossessata di ...
    ... un suo seno. Era come immaginavo, pieno e morbido nel contempo. Era caldo e potevo sentire e sollecitare con il palmo il capezzolo. Continuavo a baciarla mentre con la mano giocavo con il suo seno. Ero riuscito a farle scendere il reggiseno ed adesso la mia mano giocava un po con l’u no un pò con l’altra tetta e con le dita le manipolavo i capezzoli che risposero eccitati drizzandosi. Doveva piacerle molto i toccamenti perchè aveva gli occhi chiusi e la sua lingua adesso si muoveva con la mia. Rimasi a lungo a giocare con loro. Sentivo il suo corpo sempre più arrendevole e lei morbida sotto me. Allora ne approfittai per sollevarle la maglietta davanti e farla salire in alto. Lascia la sua bocca e vidi quelle opere d ‘arte. Tonde. bianche, belle come me le ero pensate .I capezzoli erano eccitati, dritti e rosa scuro. Un attimo dopo li stavo succhiando con delicatezza. Prima uno e poi l’altro e poi mi mangiai le sue intere mammelle. Che goduria. Aveva due tette da latte. Due mammelle soffici e grandi con dei bei capezzoli che sarebbero stati la felicità di un futuro nascitura. Erano da poppata e anche io mi attaccai come un neonato La sentiva respirare, respiri di piacere. Mi metteva le mani sulla testa stropicciandomi i pochi corti capelli rimastimi e spingendomi indirettamente a schiacciare e mangiar ancor più quelle fantastiche tette. Godeva nel sentirsele toccate e schiacciate e dalla sua bocca uscivano parole incomprensibili che ipotizzavo fossero di gioia. Non avevo mai ...
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