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Moglie altrui, che piacere. Cap 1
Data: 26/08/2023, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... incontrata una che godesse così tanto dalla manipolazione dei seni ed il plus era quando le ciucciavo i capezzoli si inarcava con il petto verso l’alto tanto che i capezzoli trattenuti dalle mie labbra si allungavano come volessero staccarsi dalla mammella. La mia mano scese al suo bacino. Presa dal piacere che stava provando non si accorse nemmeno che la infilavo sotto l’elastico del pigiama raggiungendo i suoi slip. La appoggiai sul leggero tessuto che mi divideva dalla sua intimità godendomi il tepore che emanava. La mano rimase qualche attimo ferma. Mi godevo mentalmente la prossima conquista e poi superai anche quell’ultima barriera e potei sentire il suo morbido pelo prima di arrivare alla sua fenditura. Feci appena in tempo a constatare che a differenza di quanto pensassi non avesse un corto curato pelo, ma un pelo lungo e cespuglioso anche se morbido. Arrivai alla fenditura e con un dito saggiai l’ingresso scoprendolo umido se non già bagnato quando Mariella parve risvegliarsi improvvisamente come da un sogno. Basta! No, dai! Basta, non voglio! Sono sposata (solo perché era sposata?) Alzò la voce quasi a gridare divincolando l’intero corpo cercando di sottrarsi alle mie avances.. Ma io insistetti, non potevo fermarmi. Quel suo no al posto di fermarmi mi eccitava. Lasciai con dispiacere il suo caldo seno e tornai al viso. Le bloccai il viso con il mio baciandola, forzando le sue chiuse labbra e costringendola ad aprirle e far passare ed introdurre la mia lingua. Cercò ...
... di allontanarmi spingendomi indietro con le braccia, Approfittavo del mio grosso fisico per tenerla bloccata senza staccare la bocca dalla sua. E mentre la baciavo ancora con forza, le mie dita erano tra le grandi labbra vaginali. Le facevo un ditalino con due dita sempre più a fondo mentre la baciavo, dicendole di lasciarsi andare, che sarebbe stato bello, che era quello che volevamo. Dopo breve sentii il suo corpo cedere e le mie dita e la fessura in cui si muovevano sempre più bagnate. Godeva. Chissà se fossi il primo uomo a farle un ditalino? Il mio corpo era teso dalla tensione dall’ansia del momento ed anche il mio cazzo era teso e duro. Aveva il capo abbandonato, gli occhi chiusi e le labbra leggermente aperte mentre respirava lentamente. Sembrava presa in un sogno piacevole. Le mie dita nella vagina ed il succhiamento dei capezzoli che avevo ripreso tra le mie labbra la stavano facendo godere . Era abbandonata dedicata solo al piacere dimenticando che a darle piacere ero io e non suo marito.? Perché teneva gli occhi chiusi? Per il piacere? Oppure perché conscia a che farla godere fosse un estraneo e non suo marito e provava vergogna? Con attenzione le calai il pantalone del pigiama . Fui un pò ostacolato dal suo sedere che premendo sul divano ne impediva la discesa. Dovetti dare uno strattone che gli fece supera l’ostacolo. Per un po’ stetti fermo limitandomi a rimestarle le dita in figa e a sentire con esse i suoi umori da eccitazione che la riempivano. Poi provai a ...