1. Omaggio a zio Renato - Terza parte - Sconcertante rivelazione-


    Data: 25/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti

    ... mano aperta mi colpì pesantemente sui glutei. Ero eccitatissima. Non volevo pensare ad altro: solo a Lui che tra poco mi avrebbe fatta sua. Ci sedemmo sullo splendido morbidissimo sofà. Versò da bere. Aveva messo in ordine.
    
    Sembrava un’altra stanza.
    
    Sedemmo vicini. Lui, a gambe divaricate mostrava orgoglioso l’enorme rigonfiamento sulla patta. Non persi tempo. La sbottonai. Il suo meraviglioso uccello si erse in tutta la sua magnificenza.
    
    Davanti a noi aveva posizionato un enorme specchio stile rococò. Gli slacciai la cintura e, devotamente gli sfilai i pantaloni. Sfilai le sue mutande. Mi sedetti. Guardai lo specchio. Il suo viso feroce sembrava posseduto da un angelo maligno. La sua nerchia, completamente scappellata, mi faceva già pulsare il culo. Mi inginocchiai sul tappeto davanti a lui. Lui era in adorazione per il mio culo che vedeva riflesso nello specchio. “non ho mai conosciuto una fica con un culo meraviglioso come il tuo” disse. “Ora ti voglio puttana come non mai”. Non me lo feci ripetere. La mia bocca si chiuse sul suo glande.
    
    Cominciai.
    
    Lui gemeva e bestemmiava. Il mio lavoro di bocca andò avanti per quindici minuti. Ero insaziabile. Forse per il troppo bere, non resistette a lungo come le altre volte. Lo schizzo caldo e denso mi riempì la bocca. Non riuscii ad ingoiare tutto subito. La sborrata era stata talmente copiosa che colava abbondantemente lungo il maestoso cazzo. Come si fa con un gelato che si squaglia, con rapidi movimenti della ...
    ... lingua, ne feci una scorpacciata. Mi tirò su e mi infilò la sua enorme lingua in bocca. “Forse è il più bel pompino che tu mi abbia mai fatto” disse.
    
    Andò in bagno.
    
    Dopo cinque minuti tornò. Si era lavato. Il suo cazzo era già nuovamente pronto. Questa era la parte che preferivo. Il totale dominio dello stallone, su di me, si realizza con un’inculata violenta. Preferibilmente a pecorina. Così posso sentire, aprendomi totalmente, la potenza del cazzo che pompa nel mio culo. I coglioni che sbattono contro il mio perinèo. Mi inginocchiai a gambe completamente divaricate, la schiena incurvata in alto, e la testa leggermente reclinata indietro. La seduta del divano era molto ampia. Lo sentivo sistemarsi dietro di me. Mi sollevò la minigonna e, dopo aver lacerato il perizoma, me lo tolse. La sua lingua si insinuava nel mio buco del culo. Ero al settimo cielo.
    
    Poi, si sollevò sulle gambe e, dall’alto, sentii la gigantesca cappella trovare la via dentro di me. Come sempre, la fece entrare. Solo la cappella. Io gemetti. Il mio buco del culo era ancora compromesso dalla devastazione fattami dai quattro maschioni del Sud. Dopo una risata sguaiata mi disse: ”Pronta?” Non feci in tempo a rispondere: i suoi lombi guizzarono e, violentemente, entrò. In un solo colpo. Fino in fondo. Lanciai un altissimo urlo. I venti centimetri di cazzo e i quattro centimetri di diametro si fecero sentire e andai in estasi.
    
    Lenta e profonda, iniziò la magistrale inculata.
    
    Non volevo che venisse. ...