1. Omaggio a zio Renato - Terza parte - Sconcertante rivelazione-


    Data: 25/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo quella nottata, non ero più lo stesso.
    
    Se prima pensavo solo a Renato, come mio dominatore, ora pensavo a quei quattro uomini che mi avevano posseduto con tanto sadismo.
    
    Capisco che in molti casi il sesso violento possa risultare più soddisfacente dei rapporti sessuali tipici; ma ormai faceva parte di me e non ne avrei più fatto a meno.
    
    Renato non lo sentivo da cinque giorni. Io non lo avevo cercato e lui non aveva cercato me. Non penso si sentisse in colpa. Il suo essere era talmente scellerato che probabilmente vedeva in me solo un bel corpo da soggiogare totalmente.
    
    Il sesto giorno, però, mi cercò. Mi chiese, peraltro molto gentilmente, di andargli a fare visita. La stessa sera mi avviai alla sua dimora.
    
    Durante il tragitto pensai molto a cosa mi avrebbe detto. Naturalmente non mi aspettavo delle scuse da parte sua, e quindi ero incuriosito dai motivi di quell’incontro.
    
    L’estate era magnifica.
    
    Alle 21 di sera faceva ancora molto caldo, e quando giunsi in campagna, in prossimità della sua residenza, mi investì l’amato profumo del fieno tagliato di fresco, dei lillà, e dei fiori di campo.
    
    Dopo aver parcheggiato l’auto lontano da occhi indiscreti, mi avvicinai all’entrata e suonai. Aprì subito. Lo vidi in condizioni pietose. Occhiaie pesanti di chi non dorme da giorni. La sua solita eleganza era scomparsa. Vestiva in malo modo ed emanava un forte puzzo di alcol.
    
    Balbettando mi disse di entrare.
    
    Era completamente ubriaco. Mi fece accomodare ...
    ... in salotto. Sul pregiato tavolo settecentesco, c’erano bottiglie ovunque. Disse: “cosa bevi tesoro? ”Quello che bevi tu Renato; anche se non dovresti farlo". Vidi un’espressione cattiva sul suo viso: “ricorda! Non mi devi dire MAI quello che devo o non devo fare! ”non mi far incazzare!”.
    
    Non lo avevo mai visto così alterato. Versò dell’ottimo whisky rovesciandone la metà.
    
    Poi il silenzio. Mi feci coraggio: “Renato.. perché mi hai voluta qui? E’ successo qualcosa? Non ti ho mai visto in questo stato..” Si rabbonì. Dopo aver bevuto un altro doppio whisky, si mise a parlare. Esordì con un: “ora ti spiego. Ma per favore non interrompermi. Parlerai alla fine”. Il suo tono non ammetteva repliche. “Va bene “ dissi. “ inizia!”.“Ti ricordi i quattro uomini che hai conosciuto la scorsa settimana?”
    
    Dissi: “Certo che li ricordo! Anche il mio buco del culo se li ricorda bene!”
    
    “ZITTA!” disse. Era violento. Mi faceva paura. “Parlerai alla fine”.
    
    Continuò: “E’ gente pericolosa. Tempo fa mi sono fatto prestare parecchi soldi da loro. Un affare sballato. Ero messo male finanziariamente. Pensavo che una volta saldato il debito con gli interessi, tutto sarebbe finito. Non è stato così. Gli ho già versato il triplo di quello che mi avevano dato. E ne vogliono ancora. Le mie case sono tutte ipotecate. Le collezioni d’arte che possedevo le ho svendute per pagarli. Sono finito.
    
    Avevo raccontato di te. Di quanto sei bella e di quanto porca sei a letto con gli uomini. Per questo sono ...
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