La dominazione della collega: divertimento al privè – parte 1
Data: 24/08/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Sheed, Fonte: Annunci69
... della mia collega di andare in bagno nuda, senza indossare l’accappatoio, e per farlo doveva per forza passare davanti alla coppia appena entrata. “Per favore no” le uscì dalla bocca ma sempre all’orecchio le dissi che sapeva bene che non ammettevo repliche, e così si incamminò e vidi che quando passò davanti ai due ragazzi entrambi la guardarono, e in effetti era impossibile non guardare quel meraviglioso culetto. Al ritorno i due la squadrarono anche da davanti e non potei non notare la sua faccia rossa di vergogna ma anche i capezzoli già induriti dalla voglia. D’altronde glielo dicevo sempre che era una troietta vogliosa.
Andammo a prendere posto sulla terrazza solarium su un comodo lettino sotto l’ombrellone, mi tolsi l’accappatoio e mi stesi a rilassarmi e invitai anche la mia collega a farlo. Era titubante ma le ricordai che eravamo andati li per stare in liberà quindi doveva subito togliere l’accappatoio e stendersi vicino a me. Un po’ riluttante si stese stando con le gambe attaccate tra loro e le braccia a copertura delle tette per non farsi vedere dalle altre persone stese sui loro lettini che passavano davanti a noi. Mi appisolai e quando mi svegliai vidi che la mia collega si era addormentata ma ora aveva le braccia lungo il corpo e una gamba stesa con una piegata che lasciava la figa esposta. Mi accorsi anche che in uno sdraio rivolto verso di noi aveva preso posto un ragazzo giovane che era intento a sorseggiare un drink e a leggere un libro, ma che ...
... distrattamente e spesso buttava l’occhio a guarda la mia collega. Capelli rasati, un po’ di barba, un fisico non palestrato ma abbastanza tonico, un tatuaggio abbastanza grande sul petto e su una gamba e un cazzo che da quel che potevo vedere sembrava essere di dimensioni importanti.
Mi girai di lato avvicinandomi alla mia collega e con la mano andai a toccarle piano la figa, al secondo tocco lei si svegliò e cercò subito di chiudere le gambe e respingere la mia mano. Le dissi semplicemente “togli quella mano e apri bene le gambe” con un tono che sapeva che non avrebbe ammesso repliche, così continuai a passare il dito indice su e giù sullo spacco della mia collega e subito notai che al ragazzo la scena non era scappata. Ora il libro non gli interessava più, gli interessava giustamente altro e notai che iniziò anche a toccarsi distrattamente il cazzo. Lei intanto sospirava e si bagnava sempre di più tanto che adesso il mio dito non faceva nessuna fatica a scorrere e anzi, ogni tanto accidentalmente andava anche dentro facendola sussultare, e nel frattempo avevo preso a baciarla e a succhiarle il capezzolo.
Decisi allora di fare un regalo al nostro voyeur e dissi alla mia amica di andare in spogliatoio e prendere dal mio zainetto il plug anale che le avevo portato, e ovviamente di indossarlo e poi tornare su. Spalancò gli occhi e mi disse che si vergognava, che tutti l’avrebbero vista, che non voleva farlo.
“Ripetilo di nuovo e la tua punizione sarà ancora peggiore”. Parole ...