1. La nuova collega


    Data: 20/08/2023, Categorie: Etero Autore: francescopirelli, Fonte: Annunci69

    ... conosco.
    
    Tanto domani si dorme, penso …
    
    “Certo … sai cosa c’è stasera?”
    
    “Credo ci sia un gruppo rock … ti piace?”
    
    Manco a dirlo, il rock è la mia musica preferita. Accendo la macchina e via .. abbassiamo i finestrini e, sulla radio, metto un pezzo degli ZZ Top a tutto volume. Anna pare gradire, mi urla nelle orecchie che non si aspettava questo da me. Io rido …
    
    Fuori dal locale ci sono parecchi auto posteggiate, dentro deve essere gremito, come al solito. Entriamo, ci beviamo una birra, poi mi trascina letteralmente sulla pista da ballo. È scatenata … beata gioventù, penso … mentre anch’io mi do il mio bel daffare.
    
    La musica cambia: adesso c’è un lento. Il gruppo ha cominciato a suonare Europa, dei mitici Santana. Mi giro un attimo a guardare i musicisti, davvero bravissimi e, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo Anna appiccicata addosso, come una calamita. Mi abbraccia stretto. Sento il suo corpo aderire al mio e cominciare a muoversi al ritmo della musica. Mi appoggia la testa sulla spalla e, muovendosi, fa ruotare il bacino. Mi provoca un’erezione istantanea, che sente anche lei. Comincia a premere il suo sesso contro il mio e mi carezza la schiena… Mi ritrovo da un momento all’altro tra le braccia quella ragazza così, a prima vista, ingenua … ma sarà davvero così ingenua…?
    
    La assecondo … la abbraccio a me ancora più stretta e prem il mio cazzo contro di lei. Sento distintamente un mugolio uscire dalla sua bocca …
    
    La bacio appena sotto un ...
    ... orecchio e le dico…
    
    “Stai attenta bambina … al lupetto sta venendo fame …”
    
    “È da tutta la sera che la mia micina vuole sfamarlo … è già tutta bagnata al solo pensiero…”
    
    le nostre lingue si intrecciano in un bacio profondo. Per fortuna c’è molta gente, e i nostri vicini sembrano altrettanto indaffarati.
    
    La porto di fuori, in giardino. Ci appartiamo dietro un albero. La bacio, facendole scorrere le mani su tutto il corpo. Lei fa altrettanto. Sento le sue mani avvicinarsi al baricentro. Comincia ad accarezzarmi il cazzo da sopra i pantaloni, mentre io le infilo una mano in mezzo alle gambe, che lei prontamente apre per facilitarmi. Ha la figa bollente … riesco a sentirlo anche da sopra la stoffa dei pantaloni. Vorrei spogliarla e cominciare subito quel lago di piacere, ma siamo in un luogo pubblico …
    
    “Andiamo Anna … casa mia o casa tua? Scegli tu…”
    
    “Casa mia?” chiede lei …
    
    “Ok… fammi strada”
    
    Casa sua è poco distante … per fortuna, perché durante il tragitto lei continua a toccarmi torturandomi di piacere e io rischio un paio di volte di andare fuori strada. Nell’ascensore non riesco a trattenermi: le slaccio i jeans, infilo una mano sotto le minuscole mutandine e trovo la sua figa completamente fradicia. Le mie dita si insinuano con facilità nella sua calda fessura, strappandole un mugolio che sembra un rantolo. Siamo arrivati: Anna si ricompone. Usciamo dall’ascensore piano piano, entriamo in casa sua. Una volta chiusa la porta, con solo il chiaro di luna ad ...