1. Sentori precisi e indefinibili


    Data: 19/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mio sesso scivolava tra i loro corpi uniti. Li sentivo amarsi, li veneravo per la loro meravigliosa e stupefacente capacità di coinvolgermi senza alcun pudore nei loro giochi. Ettore entrava e usciva con molta lentezza mentre io captavo i suoi colpi nel sussulto del corpo di Sabrina, con le mani accarezzavo i seni della ragazza e scivolavo verso il ventre, fin dove le braccia mi consentivano. I miei amanti godevano di tutto, la loro pelle al pari della mia, era un enorme centro del piacere. Quando sentii che il mio corpo, schiacciato dal peso sul duro del legno cominciava a dolermi, mi sollevai sui gomiti per vedere lo spettacolo di quel gioco d’amore e poco dopo Ettore si ritrasse:
    
    “Andiamo sul letto Gilberto, perché così staremo più comodi” – mi sussurrò Sabrina, dopo essersi voltata su di me infilandomi subito dopo la lingua in un orecchio.
    
    Io la baciai lungamente, mentre sentivo i suoi seni appuntiti premere contro il mio petto. Il mio sesso, ormai enorme, visto che era imprigionato tra le sue gambe chiuse, dopo ci alzammo e tenendoci per mano entrammo nella stanza da letto matrimoniale, dove ci attendeva un letto con delle lenzuola nere lucide di seta. Per primo si distese Ettore, perché adesso potevo vederlo nella sua totale nudità. Era davvero molto bello e m’invitava a raggiungerlo, Sabrina si scusò ed entrò in bagno, io mi distesi accanto a Ettore, dal momento che non provavo né imbarazzo né vergogna. Le sue mani iniziarono ad accarezzare subito il mio corpo ...
    ... impossessandosi subito del mio sesso. Io feci altrettanto e percepii per la prima volta il contatto con il cazzo d’un uomo. Era sfizioso, morbido e pulsante, lo accarezzavo lentamente facendo scivolare la mano per tutta la sua lunghezza, poi soffermandomi sul glande che era ancora più liscio. Lui volse il viso verso il mio e iniziò a baciarmi, dapprima un bacio lento pieno di sottintesi con la lingua che cercava la mia, in seguito scivolando nella mia bocca. Lentamente si mise sopra di me, la mia mano si trovava in una posizione scomoda per continuare ad accarezzarlo, tuttavia non si preoccupava, io sentivo il suo corpo sul mio e il sedere scendeva dal mio ventre verso il pube.
    
    Sabrina entrò che eravamo ancora abbracciati e continuavamo a baciarci, salì sul lettone e mise la sua testa tra le nostre gambe, baciando prima il mio, dopo il suo cazzo. Quella breve pausa m’aveva dato la possibilità di resistere ancora al violento orgasmo, che ormai da troppo tempo si stava preparando. Io sentivo la bocca di Sabrina esplorare il mio cazzo in tutta la sua lunghezza, scaldarlo con le sue morbide labbra, poi allontanarsene per raggiungere quello di Ettore che l’attendeva. Noi non smettevamo di baciarci e la questione mi pareva assolutamente bellissima, deliziosa e naturale, poi Sabrina s’alzò, acciuffò un liquido incolore, venne verso di noi, ma Ettore la fermò:
    
    “No amore, ancora no” – le disse, prendendo la boccetta. Si spostò su d’un fianco e mi guardò, in quanto aveva una luce ...