1. Linda la nerd – Capitolo 25


    Data: 13/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... lesse il nome di Tommaso sullo schermo. Gli occhi cominciarono a pizzicarle e tutto il dolore che aveva ingoiato negli ultimi giorni sembrò emergerle sottopelle come la stanchezza il giorno successivo ad un grande sforzo fisico prolungato. Sentì il bisogno di singhiozzare. Avrebbe dovuto chiamarlo prima, chiedergli perdono, implorarlo di riprenderla con lui, ma non l’aveva fatto. E ora era lì, nascosta in un bosco con Mauro che probabilmente voleva violentarla e magari ucciderla… Come poteva andarsene senza prima aver sentito il suono della voce dell’unico ragazzo che avesse davvero amato e che l’avesse davvero amata? Sapeva che era una follia, ma doveva rispondergli. Premette il tasto verde sullo schermo e si pose il telefono all’orecchio. – Linda ti amo! – proruppe dall’altoparlante Tommaso senza preamboli. – Ti prego, torna con me, mi… – Tommy! – rispose lei, incapace di trattenere il pianto. – Salvami! Sono nel bosco e Mauro vuole farmi del male! La supplica proveniente del telefonino s’interruppe, poi la voce del ragazzo si fece risentire, ma ben più ferma e decisa. – Cosa? Dove sei, bimba? Linda strinse il telefonino come se fosse una fune per non cadere in un dirupo, talmente disperata che non percepì il dolore delle dita che facevano troppa forza. – Sono sul sentiero per la vecchia segheria! – Corri verso la strada statale. – le ordinò. Dall’apparecchio si sentirono il suono di passi affrettati e qualcosa che cadeva a terra e metallo che rotolava sul pavimento. – ...
    ... Cazzo! Linda, arrivo subito! – Non lasciarmi, Tommy! – strillò lei, ma la comunicazione si interruppe. Provò ancora a chiamarlo, ma il rumore di foglie che venivano schiacciate e rami che si muovevano la riportarono alla realtà. Quando guardò verso la posizione precedente dove aveva avvistato Mauro lo vide cercare di raggiungerla. – Non mi scappi più, bella figa. – gridò, mentre si dibatteva per strapparsi da un rovo che l’aveva afferrato ai pantaloni. Linda, confidando che Tommaso avrebbe fatto in tempo a raggiungerla, s’infilò inconsciamente il telefono in tasca, schizzò fuori dal suo nascondiglio e cominciò a correre, inoltrandosi nel bosco. Non sapeva in che direzione stesse correndo, e il rumore che faceva lei stessa muovendosi tra le piante, i rami e i cespugli non le permetteva di comprendere dove si trovasse la statale. Forse, se avesse cominciato a correre in tondo, allargando sempre più la circonferenza, al pari di una spirale all’incontrario, si sarebbe trovata sulla strada. O finita alla vecchia segheria, in mezzo agli altri ragazzi. Tra un battito di cuore e l’altro, abbassandosi per passare sotto un abete decisamente fuori dal suo ambiente in mezzo a quei pioppi, si domandò cosa sarebbe successo se avesse portato Mauro tra i suoi compagni. L’uomo era disprezzato e temuto da chiunque a scuola, ma se li avesse trovati davanti tutti in una volta, cosa sarebbe successo? I ragazzi sarebbero fuggiti o lo avrebbero affrontato? Si voltò per guardare. Il pazzo era ancora ...
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