Linda la nerd – Capitolo 25
Data: 13/08/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... musica. “Che razza di pensieri mi sono ritrovata a fare…” si rimproverò, cercando di ritrovare la lucidità mentale che sembrava essere stata sommersa dalla paura. “Quel pezzo di merda vuole violentarmi!” Non che Mauro avesse accennato a qualcosa del genere quando le era apparso davanti, ma la smorfia di libido che traspariva sulla sua faccia non lasciava dubbi alla ragazza su cosa le avrebbe fatto se le avesse messo le mani addosso. Linda ebbe un brivido anche solo al pensiero che la pelle di quel malato di mente sfiorasse la sua… non provò nemmeno ad immaginarsi che reazioni avrebbe avuto se l’avesse afferrata e iniziata a palpeggiare. Probabilmente avrebbe sputato le corde vocali per le grida di orrore. “E dicono abbia un mostro di dimensioni inimmaginabili, lì sotto” si ricordò di aver sentito dire a scuola da alcune ragazze. Non sapeva se fosse vero, ma non voleva il suo cazzo dentro di lei per nessun motivo, grande o piccolo che fosse. Ma non poteva restare lì, sperando che Mauro si stancasse di cercarla e se ne andasse. Quanto avrebbe continuato la sua ricerca? Fino a notte? E se fosse suonato il telefono per qualche motivo? Lui avrebbe sentito la suoneria. Forse era una stupidaggine dei film, ma non voleva che si mettesse a squillare per qualche motivo, magari a causa di qualche scocciatore che cercava di convincerla a passare ad un altro operatore telefonico. Nonostante cercasse di fare meno rumore possibile, il fruscio dello smartphone che usciva dalla tasca sembrò ...
... il fracasso di un aereo in volo. Lo accese e premette il tasto che abbassava l’audio, fino a quando l’indicatore raggiunse il fondo e l’icona della nota musicale venne sostituita da due lineette spezzettate. Improvvisamente un rumore di foglie spostate dietro di lei la fece sussultare. Girò la testa e lo vide, tra le piante, alto e magro, simile ad un mostro uscito da un film del terrore, sporco di vegetazione per averla inseguita nel bosco. Da come era cambiata l’espressione sul suo volto, la ragazza comprese che negli ultimi minuti una profonda frustrazione e rabbia bruciante avevano preso il sopravvento sull’eccitazione. Mauro non voleva più scoparla, comprese, ma picchiarla e poi scoparla ancora più violentemente: Linda si abbassò ancora più tra le foglie, intimorita. L’uomo si aggirava per il bosco, spostando i rami per passare, schiantandoli con i suoi movimenti nervosi con rumorosi schiocchi, calciando le foglie a terra e raccogliendo e lanciando sassi contro qualsiasi cosa potesse fungere da nascondiglio. La ragazza comprese che avrebbe dovuto allontanarsi, ma nell’istante in cui si sarebbe mossa lui l’avrebbe scoperta. Era così concentrata sull’osservare Mauro che il cellulare, che ancora stringeva in una mano e la cui custodia si era bagnata con il sudore che l’agitazione le aveva provocato, aveva vibrato per diversi secondi prima che se ne rendesse conto. Controllò un’ultima volta la posizione del pazzo, poi controllò lo smartphone. Ebbe un tuffo al cuore quando ...