Linda la nerd – Capitolo 25
Data: 13/08/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... Ah… – disse con una smorfia mentre si appoggiava sulla caviglia che l’aveva fatta cadere. – Tutto bene? – le domandò Tommaso, ma lei non rispose, abbracciandolo. Se Linda avesse avuto più forza l’avrebbe stretto fino a mozzargli il fiato, ne era certo. Lui si godette quel contatto per qualche istante, felice di averla di nuovo tra le sue braccia, incredulo di come il semplice tocco di un corpo umano in particolare potesse scatenare tutta quella felicità, quel benessere che sentiva riempire ogni fibra del suo corpo, inondare la sua mente e scaldare la sua anima. – Andiamocene, prima che si riprenda. – consigliò il ragazzo dopo qualche istante, sciogliendo con dolore l’abbraccio di Linda che aveva cominciato a piangere silenziosamente. Lei abbassò lo sguardo su Mauro. – Non l’ho… – domandò con un filo di voce, come se si fosse improvvisamente resa conto di cosa avesse davvero fatto qualche istante prima. – No, – lo rassicurò lui, guardando a sua volta l’uomo, che sembrava si stesse riprendendo molto velocemente. – la bastonata è stata più di effetto che altro. Tra non molto sarà di nuovo in piedi. Comunque, non avresti potuto renderlo più imbecille. Provarono a fare qualche passo, ma Linda cedette sulla caviglia. Le sfuggì un gemito di dolore. – Non preoccuparti, ci penso io. – disse Tommaso, inclinandosi in avanti e mettendole una mano sotto le gambe e una mano sotto un’ascella. In un attimo la ragazza si sentì sollevare e si ritrovò in braccio al ragazzo. – Sei leggera quanto ...
... una piuma. Mi sa che non hai mangiato molto da quando mi hai lasciato: dovrò prepararti ancora quel risotto che ti piaceva tanto. – Non è il risotto che voglio da te, Tommy. – le confessò, appoggiando le labbra alle sue. Lui emise un verso di dolore, staccandosi dal viso della ragazza come se avesse avuto in bocca un cavo elettrico sotto tensione. – Mi sa che quel bastardo sa tirarli bene i pugni! – commentò dopo un istante. Linda lo guardò spaventata e dispiaciuta, ma poi si accoccolò su di lui, limitandosi a baciarlo sulle guance mentre lui iniziava a portarla verso l’auto, aggirando gli alberi più bassi e guadando il ruscello, indifferente alle scarpe che si bagnavano. – Forse facciamo ancora in tempo a raggiungere la vecchia segheria, – ipotizzò Tommaso, incapace di trattenere completamente il disprezzo per quanto stava suggerendo, – così puoi fare la finale della gara. Ho visto il video – aggiunse con il cuore che sembrava smettesse di battergli per un istante, – e sei davvero brava. Non vorrei che… Linda non lo lasciò finire. – Non me ne importa nulla di dimostrare a chicchessia di essere brava a fare pompini se non a te. – gli confessò, riprendendo a baciarlo con ardore. – L’unica gara che voglio vincere è quella che ha il tuo cuore in palio. Tommaso sorrise soddisfatto. – Oh, in tal caso sei prima, seconda e terza classificata, bimba. – E Tania? – Lascia perdere Tania. Spero di non vederla mai più. – La guardò, scoprendola confusa. – Fidati, è meglio se non si fa più ...