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Boy scout - 16
Data: 12/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69
... dell’orientamento pazzesco. «Perché sarà una sorpresa» disse Tommaso continuando a camminare. Ci prendemmo per mano e continuammo per la nostra strada. «Ci saranno tre tappe. La prima tappa sarà…» Tommaso mi lasciò in sospeso. *** Il sole era alto nel cielo. La mattina era finita e aveva preso posto il pomeriggio. Sarà stato mezzogiorno. Camminavamo ancora senza meta. Mano nella mano andavamo come dei fulmini. Erano ore che camminavamo. Nessun posto in vista. Tommaso mi aveva parlato delle tre tappe ma quella su cui mi concentrai fu la prima tappa. Il primo luogo era una distesa. Così aveva detto. Non sapevo cosa immaginarmi. In quel posto dovevamo riposarci un poco e sopratutto mangiare, perché il pezzo più difficile era tra la prima tappa e la seconda. Un’altra ora passò. Io e Tommaso non parlammo tanto, ma eravamo molto uniti. Avremmo parlato all’arrivo della prima tappa. «Posso dirti che manca poco alla prima tappa» disse Tommaso. «Davvero?» chiesi entusiasta. Cominciai ad allungare il passo. Volevo assolutamente scoprire la prima tappa scelta dal mio ragazzo. Quasi correvo. Infatti arrivò un richiamo di Tommaso. «Non correre» disse. Mi bloccai sul posto. C’erano alberi ovunque che non mi facevano vedere nulla se non la strada infinita che stavamo percorrendo. Svoltammo a destra e una grande distesa d’erba bassa si estendeva in un perfetto e ampio rettangolo. Era stupenda. Era vastissima. Quasi non si vedeva la fine dove c’era ...
... una distesa di alberi. Appena la vidi mi bloccai sul posto. La prima tappa era meravigliosa. Guardai Tommaso che mi stava accanto e aspettai una sua conferma. «La prima tappa» disse. Appena disse quelle tre parole corsi verso il centro della distesa e buttai lo zaino a terra. Correvo e correvo. Però poi sentii qualcosa nell’aria. Anche Tommaso stava correndo, anzi mi stava correndo addosso. Scappai da lui ridendo e passammo dei bellissimi minuti a rincorrerci. Era fantastico. Lui che mi rincorreva. Poi mi prendeva e per buona ragione mi buttava per terra. Che simpatico. Si metteva sopra di me e mi baciava. Faceva sempre così. Era tenero. Quando finimmo le rincorse decidemmo che era giunta l’ora di mangiare. Ci sedemmo uno davanti all’altro vicino ai nostri zaini e ci mettemmo comodi. Per buona misura ci togliemmo scarponi, camicia e pantaloni. Eravamo in mutande. Con Tommaso si finiva sempre in mutande. Lui aveva dei boxer neri e mi accorsi che li avevo anche io. Marche diverse ma non così differenti. ridemmo di ciò e bevemmo l’acqua per idratarci. Era importante. Vedevo le gocce di sudore su tutto il suo corpo. I suoi pettorali erano fantastici. I suoi addominali si muovevano a ritmo con il suo respiro. Era davvero eccezionale. Lui era mio e solo mio. Dopo aver bevuto un po’ d’acqua mangiammo i panini che ci avevano consegnato prima della partenza. Il viaggio mi stava piacendo assai. Lo trovavo semplicemente fantastico. Tutto era stupendo. Mentre ...