1. Sei amiche in videochat – capitolo 9 di 9


    Data: 07/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... felice. – Tantissimo. Lui tentennò un istante, probabilmente cercando di convincersi ad accettare la vera natura della sua sorellina. – D’accordo, ma solo quando facciamo l’amore. Fuori, no. Lei annuì, soddisfatta, anche se era solo una concessione momentanea. In futuro, avrebbe convinto Marco a trattarla come la sua schiava sessuale anche in occasioni diverse. L’immagine di lei inginocchiata, contro un muro, in salotto, Marco che le fotteva la bocca e i loro che terminavano la cena in cucina, ignari, che le passò per la mente la fece quasi barcollare per il piacere che le provocò… Il fratello, probabilmente per sviare il discorso, indicò la pozza sotto il tavolo. – E… quello? Hai… Lei si appoggiò con il capo alla spalla di Marco, una mano che si abbassava sul suo uccello, accarezzandolo. – Sì – ammise con un certo orgoglio. Poi aggiunse, per non intaccare l’autostima di suo fratello e spingerlo a trattarla in quel modo anche in futuro: – Grazie al tuo splendido cazzo e a come mi hai fatta sentire. L’ombra di un moto di orgoglio passò sul volto del ragazzo. – Dopo pulisco, prima che tornino i nostri – promise Chiara. – Sì, sarà meglio vestirci – rispose lui, imbarazzato, come se in quel momento si fosse ricordato che erano usciti entrambi dallo stesso grembo e che avevano fatto qualcosa di veramente sbagliato. Indicò il viso della sorella: – e dovresti… Chiara sorrise alla vergogna del fratello. – Non preoccuparti, adesso vado a pulirmi – promise, facendo scivolare la mano ...
    ... sulla punta del cazzo e portandosela al viso. Inspirò a fondo l’afrore dei genitali di Marco, poi leccò una goccia di sborra che era rimasta sul prepuzio e aveva asportato con l’indice. Come aveva potuto vivere senza quei profumi e quei sapori, si chiese. Che vita triste e grigia aveva condotto fino a quel momento, si rese conto. – Grazie, Marco – disse nuovamente, sollevandosi in punta di piedi e baciandolo. Lui doveva aver frainteso credendo si riferisse solo alla scopata e non a quello che si stava sbloccando in lei, nella sua personalità. Aggiunse comunque: – Mi piace quando mi metti un dito nel culo. La prossima volta, magari… Lui sorrise, comprendendo questa, di allusione. – Adoro il tuo culo – rispose lui, palpandole una chiappa. – Quando vuoi… – Ma adesso sarà meglio se ci vestiamo – disse lei, dandogli un’ultima carezza sul cazzo. – Mi mancherà. – Sai dove trovarlo. – E tu sai dove trovare la tua puttanella – rispose la ragazza. Quando si allontanò da lui lungo il corridoio, sentì quasi fisicamente lo sguardo di Marco appoggiarsi sul suo culo, e la cosa le rese orgogliosa. In fondo, tutto il sudore che aveva profuso negli esercizi fisici per migliorare il suo corpo lo aveva versato solo per rendersi più bella agli occhi di suo fratello. Aprì la porta della camera, girò la chiave per chiuderla e, invece di cercare i vestiti o pulirsi il viso dalla sborra di Marco, si sedette alla sedia della sua scrivania e accese il tablet. Il programma di videochat era già aperto e la ...