1. Il territorio del sogno


    Data: 03/08/2023, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbattendolo. L’uomo in vesti bianche crollò a terra, colpito al cuore. May Lyn sorrise a dispetto di ciò. -Richard, sempre così impulsivo. Ma tu, Minh, hai dimostrato solo di essere d’intralcio, proprio come la tua amica nera.-, disse. Le porte dietro di noi si chiusero con un colpo secco. E fu lì che lo vidi. Un increspatura nel tessuto del reale che improvvisamente divenne fisica, come uscita da una piega nella trama della realtà allo stesso modo in cui un attore compare dalle pieghe di un telone del teatro. Un essere bipede che camminava su piedi di uomo, il petto di donna e la testa indefinibile. Dieci occhi sul viso impossibile che inquadrarono Minh, una bocca urlò e braccia artigliate si tesero, mentre quella mostruosità impossibile scattava verso il vietnamita. Minh sparò. Ancora e ancora. Finì il caricatore. I suoi colpi colpirono i muri, due cultisti furono abbattuti dagli spari. Ma non quell’essere che, in un tempo brevissimo, raggiunse Minh. Sparai anche io mentre indietreggiavo verso un angolo, ma i miei colpi lo attraversarono senza danno. Il sociologo urlò quando venne ucciso. E non fu una morte piacevole. Sembrò che venisse rivoltato del tutto, da dentro a fuori. Si accasciò sul pavimento, massa informe di carne e sangue, irriconoscibile. May Lyn sorrise. -Vi offro la possibilità di vivere. Piegatevi a Shub-Niggurath e vi sarà risparmiata la vita.-.
    
    Tanto orribile era stata la morte di Minh che non riuscii davvero a capire quelle parole. Vita? Quale? ...
    ... Poteva ancora un uomo vivere dopo simili eventi? Monique disse qualcosa. Sentii la sua mano sulla spalla. Scuotermi. Dovevo scuotermi! Dovevo riprendermi, sapevo che avrei dovuto, e anche in fretta. -Allora?-, chiese May Lyn, -Accettate o no? VI consiglio di sbrigarvi: il mio amico é… affamato.-, disse. L’amico doveva essere quella bestia orribile, l’essere che aveva ucciso Minh. -No.-, sussurrai, -Non ci piegheremo.-. Monique alzò la pistola. L’essere balzò in avanti verso la nera. Mi frapposi e sentii gli artigli affondare verso la mia carne ma, con somma sorpresa generale, nessun’artiglio mi trafisse. Anzi, fu il mostro a ritrarsi con dolore. -Cosa?-, chiese Donovan Pirk. Io sorrisi. Il Segno degli Antichi. Era quel simbolo che doveva aver fermato l’attacco dell’essere. La camicia lacera lasciava intravedere il segno. May Lyn sospirò. Pareva dispiaciuta. Dolente. -Uccideteli!-, esclamò. I cultisti si mossero in fretta. Monique e io sparammo. Donovan Pirk fu colpito in pieno petto al limitare del cerchio magico e cadde all’indietro. Greta Gebel fu abbattuta da due colpi. Una donna urlante farneticazioni incomprensibili venne scagliata indietro. Infine, rimase solo May Lyn. Sporca del sangue dei suoi compagni e sorridente, si allontanò di qualche passo. -Peccato. Non potrete fare nient’altro.-, disse. Si girò e si chinò sul cerchio magico toccandolo con le mani. Il corpo di Donovan Pirk ebbe un ultimo sussulto agonico poi particelle di luce presero a fluttuare nel cerchio. ...