Il territorio del sogno
Data: 03/08/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Fugacemente e solo per un istante mi chiesi quanti altri c’erano stati prima di me. Non m’importava, decisi. Perché rovinarmi il presente col suo passato? Eppure se me lo fossi chiesto, se avessi ascoltato… A posteriori sembra molto facile pentirsi. Ma sul momento le mie percezioni erano limitate alle nostre carni che si congiungevano, ai baci rubati, ai suoi capelli sul mio petto e ai suoi seni nelle mie mani. -Dammelo tutto… tutto!-, esclamò lei mentre salmodiava una bizzarra litania che non capivo. Quando le esplosi dentro la sentì urlare di piacere e godimento e proprio in quell’istante, un tuono più forte degli altri spezzò quel silenzio, prima interrotto solo dai rumori del nostro amplesso. Schizzai dentro il suo ventre fiotti di sperma caldo, libagioni per la sua vulva. May Lyn mi si accovacciò addosso. Ancora penetrata dal mio membro, si stese su di me. Non osai muovermi, sapendo che quel momento era quanto di più perfetto avessi potuto avere da molto, molto tempo.
A posteriori avrei dovuto fare caso a diverse cose. Ai suoi sussurri, o all’incrementare della tempesta, giunta al suo apice con il suo orgasmo, al fatto che restammo fermi per un lunghissimo istante… Avrei dovuto notare tutto questo. Invece no: sopraffatto dal piacere, non ci feci caso e ancora adesso rimpiango la mia leggerezza! Comunque, giacenti sul letto, rimanemmo immobili per un tempo che ancora non so quantificare. Ero sfiancato da quella cavalcata selvaggia ma May Lyn pareva volerne ancora. ...
... -Ho ancora voglia, amore.-, disse. Eccola. Io avrei voluto poterla soddisfare ma il mio membro stava ancora riprendendosi. Era stato un orgasmo devastante, intenso come nessun’altro. -Temo che dovrai aspettare, tesoro.-, dissi, costernato. La vietnamita prese a succhiarmelo, annidandosi tra le mie gambe. Iniziò una fellatio di qualità sopraffina e se inizialmente mi fu quasi fastidiosa visto l’orgasmo avuto, dopo pochi istanti il mio membro riprese una consistenza granitica. Ero stupito ma May Lyn mi sorrise, levandoselo dalla bocca con aria trionfante. Aveva negli occhi la stessa voglia. La stessa lussuria che pareva intatta nonostante l’amplesso di poco prima. Mi cavalcò con l’usuale foga, come ad attendere che io la prendessi. E dopo qualche istante, confesso che iniziai a desiderare di domarla, di fotterla come un animale. A lei non pareva dispiacere quindi perché trattenermi? La giovane vietnamita parve intuire il cambiamento in me. Si sfilò, mettendosi a carponi. -Forza.-, disse soltanto, -Prendimi…-. Un invito. Non le risposi, limitandomi a posizionarmi dietro di lei e a penetrarla con foga. Seguirono cinque lunghi minuti di martellate penetrazione durante la quale sentii il mio membro pulsare, quasi dolorosamente. Una fitta mi fece temere che stessi per avere un infarto ma ne dubitavo. May Lyn accoglieva i miei colpi con gemiti modulati, il viso schiacciato contro un cuscino e la chioma stretta nella mia mano. Continuai a pompare finché non le venni dentro, all’unisono ...